Nonostante la svolta dei tassi, per motivi strutturali i prezzi degli immobili residenziali in Svizzera continuano a salire. Al momento non si intravede un’inversione di tendenza. Il risvolto della medaglia: nel confronto internazionale, la performance delle azioni delle società immobiliari e dei fondi immobiliari è superiore alla media.
Continuare a leggereValentino Guggia

Valentino Guggia è economista presso la Banca Migros. Si occupa dell'analisi degli sviluppi macroeconomici e degli eventi sui mercati finanziari.
Una svolta nelle eterne trattative con l’India
Un accordo di libero scambio con il Paese asiatico apre le porte a un mercato di sbocco finora pressoché inesplorato, ma comporta anche delle sfide.
Continuare a leggereCarenza di lavoratori qualificati: una sfida decisiva per il benessere svizzero
In Svizzera la disoccupazione si mantiene a un livello molto basso. Sono al contempo sempre più frequenti le segnalazioni di una carenza di lavoratori qualificati. Ma chi ha un impiego non può sfruttare la propria posizione e per il terzo anno consecutivo deve accettare una riduzione dei salari reali.
Continuare a leggereIl nuovo grattacapo dell’Eurozona
L’attenzione della Banca centrale europea (BCE) si sposta sempre più dagli aumenti dei tassi d’interesse alle loro conseguenze sul debito pubblico degli Stati membri. Grazie al programma di acquisto di obbligazioni PEPP, introdotto durante la pandemia, la BCE può ridurre i tassi d’interesse dei titoli di Stato dei Paesi fortemente indebitati, come e soprattutto l’Italia.
Continuare a leggereIl caso singolare della politica monetaria giapponese
Non in tutto il mondo la fase dei tassi d’interesse negativi è ormai storia. Nonostante un’inflazione eccessiva, la politica monetaria della Banca centrale giapponese resta ultraespansiva. Ciò che intende ottenere così la banca centrale del Giappone è un nuovo paradigma: passare da un contesto deflazionistico a un’inflazione sostenuta dalla crescita salariale che stimoli i consumi privati. Finora i risultati sono scarsi e lo yen è più debole che mai.
Continuare a leggereIl mercato del lavoro britannico complica il contrasto all’inflazione
L’economia britannica sta attraversando un periodo difficile. Fattori strutturali e ciclici pesano sulla crescita economica e la popolazione britannica si trova ad affrontare uno dei tassi d’inflazione più alti d’Europa. Grazie agli aumenti salariali, i consumi privati non sono ancora crollati, a scapito di una spirale prezzi-salari.
Continuare a leggereIn ripresa il prezzo del petrolio
Dall’annuncio di un taglio alla produzione da parte dell’OPEC+, il prezzo del petrolio è aumentato del 20% circa, senza che si profili una distensione. Ciò si aggiunge a diversi aumenti di prezzo per il prossimo anno, mentre per i salari reali si prevede una stagnazione.
Continuare a leggereIl drago cinese ha le ali tarpate
Mentre prosegue la lotta delle economie occidentali all’inflazione, a luglio l’indice dei prezzi al consumo cinese ha avuto un calo. La deflazione segnala la precarietà dell’economia cinese.
Continuare a leggereUn commento sul Forum della BCE a Sintra
La BCE ha annunciato che aumenterà i tassi di riferimento finché necessario a riportare l’inflazione al di sotto dell’obiettivo a medio termine del 2%. Ciò avrà ripercussioni anche sugli interventi della BNS sul mercato delle divise.
Continuare a leggereArgentina campione del mondo anche sul fronte dell’inflazione
Per combattere l’inflazione, la Banca Centrale dell’Argentina aumenta il tasso direttore al 97%. L’aumento dei tassi d’interesse non inciderà sull’inflazione, l’economia chiede riforme. Preoccupa l’aumento della povertà, mentre il valore della valuta nazionale crolla. Breve analisi.
Continuare a leggereAltre banche rischiano le sorti della First Republic Bank?
Ancora offuscato il clima nel settore bancario americano. Nel giro di due mesi, tre delle 30 più importanti banche hanno dovuto cessare l’attività. La crisi di fiducia non è ancora superata e altri istituti hanno subito pesanti crolli delle quotazioni.
Continuare a leggereFallimenti in forte aumento
Dopo due anni nettamente al di sotto della media, nel 2022 il numero dei fallimenti è aumentato di molto. Un andamento dovuto anzitutto al contesto congiunturale, sempre più cupo, ma che non da ultimo è anche un effetto tardivo del generoso sostegno fornito dallo Stato durante la pandemia.
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