Il nuovo grattacapo dell’Eurozona

L’attenzione della Banca centrale europea (BCE) si sposta sempre più dagli aumenti dei tassi d’interesse alle loro conseguenze sul debito pubblico degli Stati membri. Grazie al programma di acquisto di obbligazioni PEPP, introdotto durante la pandemia, la BCE può ridurre i tassi d’interesse dei titoli di Stato dei Paesi fortemente indebitati, come e soprattutto l’Italia.

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Il caso singolare della politica monetaria giapponese

Non in tutto il mondo la fase dei tassi d’interesse negativi è ormai storia. Nonostante un’inflazione eccessiva, la politica monetaria della Banca centrale giapponese resta ultraespansiva. Ciò che intende ottenere così la banca centrale del Giappone è un nuovo paradigma: passare da un contesto deflazionistico a un’inflazione sostenuta dalla crescita salariale che stimoli i consumi privati. Finora i risultati sono scarsi e lo yen è più debole che mai.

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In ripresa il prezzo del petrolio

Dall’annuncio di un taglio alla produzione da parte dell’OPEC+, il prezzo del petrolio è aumentato del 20% circa, senza che si profili una distensione. Ciò si aggiunge a diversi aumenti di prezzo per il prossimo anno, mentre per i salari reali si prevede una stagnazione.

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Fallimenti in forte aumento

Dopo due anni nettamente al di sotto della media, nel 2022 il numero dei fallimenti è aumentato di molto. Un andamento dovuto anzitutto al contesto congiunturale, sempre più cupo, ma che non da ultimo è anche un effetto tardivo del generoso sostegno fornito dallo Stato durante la pandemia.

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