Uno yen debole ancora per molto tempo

Nonostante l’inversione di tendenza nella politica monetaria con l’abolizione del tasso negativo, resta sotto pressione lo yen giapponese. Sebbene le autorità giapponesi siano in grado di stabilizzare il tasso di cambio nel breve periodo mediante interventi sui mercati valutari, questi provvedimenti non bastano a garantire una ripresa duratura.

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La patata bollente del debito pubblico USA

Il percorso della politica fiscale degli Stati Uniti non è sostenibile nel lungo termine. All’inizio del prossimo anno, il neoeletto presidente dovrà affrontare la questione del tetto del debito. Alzarlo nuovamente è forse la soluzione più semplice, ma a medio termine sembra inevitabile l’adozione di misure impopolari.

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Decisione della BNS: una completa sorpresa

Nella sua riunione di primavera, la Banca nazionale svizzera (BNS) riduce il tasso di riferimento di 25 punti base, portan-dolo all’1,50%. Le autorità monetarie giustificano l’allentamento della politica monetaria con l’inflazione che si trova nel campo della stabilità dei prezzi e in risposta all’apprezzamento reale del franco. Dopo la decisione sui tassi, il franco si è rapidamente svalutato rispetto all’euro e al dollaro USA.

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Niente urgenza d’intervento per la Fed

Una crescita economica robusta, una crescita salariale superiore alla media e un’inflazione in calo, seppure ultimamente stagnante. Sono questi i criteri su cui poggerà la prossima decisione sui tassi della Fed. Le condizioni per un allentamento della politica monetaria non sono ancora soddisfatte e un taglio prematuro dei tassi d’interesse potrebbe dare nuovo slancio alla temuta spirale salari-prezzi nel settore dei servizi.

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