Euro-franco: rimedi temporanei a una malattia di lungo corso

Dieci anni fa un terremoto ha scosso l’economia svizzera: la fine della soglia minima di cambio nei confronti dell’euro. Da allora, il franco svizzero ha continuato ad apprezzarsi, senza che l’economia svizzera sia caduta in recessione. Ciò dimostra la sua capacità di adattamento, che sarà necessaria anche nel prossimo futuro, in quanto l’attuale debolezza dell’euro non si risolverà rapidamente.

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L’economia svizzera perde slancio

Dopo una crescita superiore alla media nel secondo trimestre del 2024, nei mesi estivi si è verificato un rallentamento con-giunturale. Il PIL reale (destagionalizzato e al netto degli eventi sportivi) è cresciuto solo dello 0,2% rispetto al trimestre pre-cedente. La crescita rimane pertanto inferiore al potenziale. Per il futuro prossimo la situazione non cambierà, poiché manca-no ancora importanti impulsi dall’estero.

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La Fed si prepara al programma economico di Trump

Ieri sera, 7 novembre 2024, la Federal Reserve ha tagliato il tasso di riferimento di 25 punti base, portandolo così al 4,50% – 4,75%. Ci aspettiamo una maggiore prudenza per le prossime riunioni, poiché la Fed intende monitorare il programma economico del nuovo presidente Donald Trump e le sue conseguenze sull’inflazione.

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La Banca centrale europea preme sul gas

È successo di nuovo il 17 ottobre 2024: la Banca centrale europea ha messo in atto ciò che le aspettative del mercato avevano già ampiamente antici-pato. In considerazione del calo dell’inflazione e della debole congiuntura, ha abbassato per la seconda volta di fila i suoi tassi di riferimento di 25 punti base e ha abbandonato il ritmo trimestrale. Con questa accelerazione dell’allentamento della politica mone-taria, il focus si sposta dall’inflazione alla congiuntura.

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