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Quale rendita posso aspettarmi?

Nell’ambito della previdenza per la vecchiaia risparmiare è d’obbligo. Per la rendita la domanda è: su quanto denaro può contare una persona con un reddito medio dopo il pensionamento? Vi mostriamo quali somme sono realistiche.

Per la maggior parte delle famiglie i risparmi sono in prevalenza assoluta costituiti dal patrimonio previdenziale. Eppure molto persone non hanno idea di quanto avranno a disposizione negli anni della pensione. La materia è certamente complessa, tuttavia qualche indicazione di massima è possibile.

Cominciamo con la generazione che va in pensione adesso. Negli ultimi quarant’anni ha beneficiato di condizioni quasi ideali. Nell’arco dell’intera vita professionale i suoi stipendi sono aumentati ogni anno del 2,4 percento in media. Dal 1975, alla borsa svizzera, le azioni hanno inoltre ottenuto un rendimento annuo del 9 percento circa, le obbligazioni del 4,7 percento.

Oggi siamo ben lontani da questi valori ideali.

Ha aiutato anche l’inflazione moderata, pari all’1,8 percento.

Eppure, nonostante i tempi d’oro sui mercati finanziari, la maggior parte dei neopensionati di oggi ha un capitale per la vecchiaia relativamente modesto, come illustra il nostro grafico. Il calcolo si basa sull’attuale reddito medio da attività lucrativa (per un single circa 75‘000 franchi l’anno, per una coppia 130‘000 franchi) e sull’evoluzione generale degli stipendi dal 1975.

Ne risulta che, al momento del pensionamento, il single ha a disposizione un capitale della previdenza professionale di 300‘000 franchi. Ciò si traduce in una rendita mensile di 1700 franchi. Se sommata all’AVS, pari in media a 2200 franchi, dopo il pensionamento un single può contare su una rendita di 3900 franchi al mese. Queste, invece, sono le cifre per una coppia media: un capitale di vecchiaia di 500‘000 franchi genera una rendita mensile di 2800 franchi.

Aggiungendo i 3200 franchi di rendita dell’AVS per i coniugi, si arriva a un reddito di 6000 franchi al mese.

Ma quali sono le prospettive per le generazioni future? Per mantenere stabili le rendite, sono previste diverse riforme politiche: attualmente sono in discussione l’innalzamento dell’età della pensione nonché un aumento delle tasse e delle deduzioni salariali. Tuttavia, come dimostrano i precedenti calcoli, non c’è da saltare di gioia neppure con le rendite attuali. Vale dunque la pena di accumulare un’ulteriore riserva nel terzo pilastro, che gode di agevolazioni fiscali.

Il capitale medio a disposizione dei neopensionati

Il capitale medio a disposizione dei neopensionati
Nel 2° pilastro il single medio arriva a una rendita mensile di 1700 franchi (aliquota di conversione 6,8%). Con uno stipendio annuo di 75‘000 franchi, il suo capitale di vecchiaia raggiunge i 300‘000 franchi.

Vi presentiamo dettagliatamente i principali consigli in materia nell’articolo «I sette errori con il pilastro 3a». Nel nostro blog trovate inoltre una guida facilmente comprensibile sul 1° pilastro («Verificate la vostra futura rendita AVS») e sul secondo («Come leggere il certificato previdenziale»). Riuscirete così a prevenire in tempo utile le difficoltà finanziarie negli anni della pensione.

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