Ristrutturare e sostituire il riscaldamento: quali sono le norme da rispettare?

Chi ristruttura un immobile deve rispettare le leggi cantonali sull’energia. Ma le nuove norme con la sigla «MoPEC 2014» creano incertezza tra i proprietari. Dopo il Cantone di Soletta nel 2018, anche il Cantone di Berna ha rifiutato una revisione della legge. Solo alcuni cantoni aderiscono alla MoPEC. Nel seguente articolo troverete informazioni utili per orientarvi tra le varie norme. È la prima parte di una serie di articoli del blog dedicata alla ristrutturazione del riscaldamento.

Sin dagli anni Novanta i direttori cantonali dell’edilizia e dell’energia hanno concordato determinati parametri e disposizioni fondamentali che sono stati ulteriormente sviluppati nel corso del tempo. Il «Modello di prescrizioni energetiche dei Cantoni 2008» (MoPEC 2008) è stato adottato in tutti i suoi aspetti essenziali da tutti i Cantoni. Il documento stabilisce i requisiti che gli edifici devono rispettare, sia in caso di ristrutturazione che in caso di risanamento.

Tuttavia, con l’ultima revisione delle prescrizioni, la «MoPEC 2014», perfino per gli esperti è difficile mantenere una visione d’insieme. Solo i cantoni BS, BL, LU, OW, JU, VD, FR e AI hanno finora attuato questo modello, ancora con alcune differenze cantonali. A Berna e a Soletta gli elettori hanno respinto la modifica della legge cantonale sull’energia. In tutti gli altri cantoni, come Zurigo, i Grigioni o il Vallese, tutto è ancora aperto su ciò che si applicherà nei prossimi anni. Di fronte a questo «puzzle» legislativo, i proprietari di abitazioni si pongono una serie di domande:

Che cos’è esattamente il MoPEC?

Il «Modello di prescrizioni energetiche dei Cantoni», in breve MoPEC, costituisce il fondamento giuridico per l’armonizzazione delle prescrizioni dei cantoni in materia di energia. Il documento è stato elaborato congiuntamente dai Cantoni e approvato dalla Conferenza dei direttori dell’energia (EnDK). I Cantoni decidono autonomamente quali moduli del MoPEC recepire nella propria legislazione. A seconda dei casi, la decisione spetta al parlamento cantonale oppure è oggetto di una votazione popolare, come nel caso del Cantone di Berna citato sopra.

In che misura mi riguarda come proprietario di una casa?

L’efficienza energetica dev’essere migliorata sia in caso di nuove costruzioni sia in caso di risanamento e di sostituzione dell’impianto di riscaldamento. In linea generale non si possono più superare determinati valori limite, ad esempio in termini di fabbisogno termico per il riscaldamento, e si deve aumentare la quota di energia rinnovabile. Ai vecchi edifici si applicano prescrizioni meno rigorose rispetto che alle nuove costruzioni.

Come proprietario di una casa o di una proprietà per piani, come posso ottenere informazioni?

Non lasciatevi intimidire! Il fatto che esistano disposizioni di legge anche per i lavori di risanamento e per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento non è di per sé una novità. Scegliete un consulente professionale in materia energetica – tali servizi sono offerti da diverse imprese come Migrol o da enti specializzati. Di norma anche i comuni e i cantoni forniscono consulenza in quest’ambito. La legislazione sull’energia e sull’edilizia rientra infatti nella sfera di competenza dei cantoni e insieme ad essa anche il compito di informare i proprietari degli edifici (v. indicazioni nel riquadro).

Quali norme si applicano nei cantoni in cui il MoPEC 2014 non è ancora in vigore?

La risposta è semplice: in questo caso si applicano i requisiti per le nuove costruzioni e il risanamento degli edifici previsti dalle leggi vigenti o rispettivamente dal MoPEC 2008. Anche le norme sull’energia già in vigore stabiliscono determinati requisiti in materia di risanamento degli edifici, ad esempio per quanto riguarda il grado di isolamento termico delle facciate. Nel processo di concessione del permesso di costruzione e dei relativi controlli, dev’essere presentato un documento che attesti il grado di efficienza energetica.

Devo rispettare queste norme anche in caso di piccoli lavori di manutenzione?
Se progettate un risanamento, dovreste verificare con precisione quando si applicano le prescrizioni sull’energia rilevanti e quando vengono richiesti documenti quali un’analisi dettagliata dell’efficienza energetica, calcoli, ecc. Per semplificare, si può affermare che nell’ambito della normale manutenzione dell’edificio non sono ancora richieste misure di questo tipo, ad esempio se il proprietario di una casa vuole rinnovare la protezione dalle intemperie riverniciando la facciata o le finestre in legno. Le prescrizioni si applicano invece se sono previsti lavori di risanamento di più vasta portata, ad esempio in caso di sostituzione completa della facciata. Lo stesso vale se il proprietario della casa intende sostituire il riscaldamento.

Con il MoPEC 2014 saranno vietati gli impianti di riscaldamento a petrolio e a gas?

No. Né il MoPEC né la legislazione sulla CO2 prevedono questo divieto. Richiedono però di migliorare l’efficienza energetica e impiegare una quota maggiore di energia rinnovabile, ad esempio tramite l’installazione di pompe di calore. Pertanto, se la casa deve essere completamente ristrutturata o un impianto di riscaldamento difettoso deve essere sostituito, occorre procedere secondo le prescrizioni cantonali in materia di energia.

Quali sono le possibili soluzioni per il risanamento?

Non esiste un obbligo di risanamento. Tuttavia, chi procede a una ristrutturazione e all’installazione di nuovi impianti deve rispettare le disposizioni di legge. Per gli edifici esistenti vi è una gamma relativamente ampia di possibili interventi di risanamento. Questi comprendono sia varianti con vettori energetici fossili (insieme a misure compensative sull’involucro dell’edificio o sugli impianti) sia un passaggio a fonti energetiche rinnovabili. In totale esistono undici cosiddette «soluzioni standard», tra cui:

  • integrazione del sistema di riscaldamento con collettori solari per l’acqua calda;
  • sostituzione degli impianti con una pompa di calore per il riscaldamento e l’acqua calda;
  • nuove finestre;
  • miglioramento dell’isolamento termico del tetto o delle pareti esterne.

Le undici soluzioni standard e le relative informazioni sono indicate nel riquadro sottostante.

Quali sono i valori limite per il risanamento?

Come per le nuove costruzioni, anche in caso di risanamento o ristrutturazione si devono raggiungere determinati valori target stabiliti dal MoPEC. Ad esempio, il consumo di combustibili fossili (petrolio, gas) dell’edificio non deve superare il 90%, mentre il 10% del fabbisogno deve essere coperto con energia rinnovabile o con un migliore isolamento termico.

Esistono eccezioni o altre soluzioni?

Le norme energetiche, ovvero il MoPEC, considerano lo standard di un edificio nel suo complesso. Questo aspetto è rilevante per i proprietari di vecchi edifici: se l’immobile raggiunge almeno la categoria D del certificato energetico CECE, non sono necessari ulteriori interventi edilizi o modifiche degli impianti. Lo stesso vale per gli edifici certificati con lo standard Minergie. A seconda del cantone, sono previste anche eccezioni per gli edifici protetti.

Come viene controllata l’attuazione delle norme?

Di norma la responsabilità del controllo spetta al comune o all’autorità edilizia locale. Il controllo e la documentazione dell’efficienza energetica hanno luogo nel quadro della concessione del normale permesso di costruzione e del collaudo dell’edificio. È responsabilità del proprietario dell’immobile assicurarsi che l’impianto di riscaldamento o la ristrutturazione soddisfino i requisiti di legge. Pertanto, se come spesso accade non coinvolgete un architetto nel progetto di risanamento, in qualità di proprietari della casa dovreste verificare la conformità degli interventi con l’installatore, il fornitore o altri partner.

A quanto ammontano i costi? Gli interventi edilizi, la sostituzione degli impianti di riscaldamento ecc. diventeranno più costosi?

Soprattutto negli edifici riscaldati con combustibili fossili, l’attuazione del nuovo MoPEC comporta spese maggiori, tra l’altro a causa di procedure amministrative più complesse e investimenti iniziali più elevati. Se prima la sostituzione 1:1 di un sistema di riscaldamento costava all’incirca dai 15’000 ai 20’000 franchi, oggi sono necessari investimenti aggiuntivi per integrare le fonti di energia rinnovabile, ad es. pannelli fotovoltaici, collettori solari, miglioramento dell’isolamento termico ecc. Ma una corretta pianificazione a lungo termine consente comunque di trovare una soluzione conveniente e convincente, perché, ad esempio, le nuove finestre o l’isolamento della facciata si sarebbero resi necessari prima o poi nel ciclo di vita dell’immobile.

Contributi analoghi