Update zur Anlagepolitik - Bäume

Aggiornamento sulla politica d’investimento della Banca Migros

“Dopo i grandi spostamenti attuati nei mandati di gestione patrimoniale a inizio febbraio, per il momento non intravediamo la necessità di intervenire. La politica d’investimento della Banca Migros rimane invariata”, spiega Markus Wattinger, responsabile dell’Asset Management, illustrando l’attuale giudizio sui mercati finanziari.

In questo blog abbiamo segnalato spesso il rischio di una più spiccata volatilità. Negli ultimi mesi le fluttuazioni sui mercati azionari e obbligazionari sono aumentate. L’indice SMI si è mosso tra 8700 e 9500 punti, corrispondente a un’oscillazione del 9% circa. La maggior parte degli investitori conosce l’andamento altalenante dei mercati azionari, ma molti di loro sono rimasti sorpresi dalla volatilità dei mercati obbligazionari. Un investimento “presunto” a rischio zero, per esempio un’obbligazione a dieci anni della Confederazione, ha vissuto fluttuazioni quasi del 5% nello stesso intervallo di tempo.

Molti fattori inducono a credere che la volatilità sui mercati azionari e obbligazionari rimarrà per il momento elevata. È un dato di fatto che le obbligazioni e le azioni non hanno più valutazioni convenienti dopo i rialzi degli scorsi anni. Ciò aumenta la loro predisposizione a spiccate oscillazioni.

Le obbligazioni di prim’ordine rimangono poco interessanti anche dopo i recenti aumenti dei rendimenti.

Dal punto di vista di un investitore privato le obbligazioni di prim’ordine in CHF e in EUR si confermano poco interessanti. Siamo convinti che sia stato giusto decidere di vendere coerentemente le obbligazioni con rendimenti negativi alla scadenza in primavera.

Ci atteniamo alla sovraponderazione delle azioni.

Nel frattempo molti specialisti dei portafogli sono maggiormente alla ricerca di fonti di rendimento senza le obbligazioni. Qui le azioni rappresentano un’alternativa preziosa, ma non esente da rischi. I risultati societari sono buoni, i rendimenti dei dividendi interessanti e le banche centrali di Europa e Giappone continuano ad alimentare i mercati finanziari con abbondante liquidità. La domanda di azioni non dovrebbe dunque diminuire tanto in fretta.

Un anno difficile per gli investimenti

Ha sinora trovato conferma la previsione da noi formulata a inizio anno, secondo la quale ci saremmo trovati di fronte un anno difficile per gli investimenti. L’investitore deve essere pronto ad accettare maggiori fluttuazioni del valore del capitale in cambio di proventi modesti. Nel contesto attuale un extra rendimento rispetto al sicuro conto di risparmio comporta una maggiore tolleranza al rischio e un orizzonte temporale a lungo termine. Per gli specialisti degli investimenti la ricerca di opportunità con un rischio sostenibile si presenta difficile. Ci atteniamo pertanto a difensivi prodotti strutturati su selezionate azioni. Speriamo così di ottenere risultati superiori al rendimento dei dividendi del mercato azionario con un rischio decisamente inferiore.

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