Prima dell’insediamento di Trump, la Fed delimita ancora una volta il proprio territorio

Il 18 dicembre la banca centrale statunitense Fed ha abbassato per la terza volta consecutiva il tasso di riferimento portandolo alla forbice del 4,25-4,50%. L’allentamento di 25 punti base era già stato previsto in precedenza. Più interessante della decisione sono stati quindi anche il simbolismo che ne deriva e le indicazioni fornite da Jerome Powell sulla futura rotta della Fed. Questa è stata infatti l’ultima decisione sui tassi della Fed prima dell’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

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La mobilità elettrica perde vigore

L’espansione della mobilità elettrica è in stallo. Gli esponenti politici si arrovellano per seguire il comportamento effettivo dei consumatori. In un’ottica liberale, la via d’uscita da questa situazione non risiede né in divieti né in sussidi sempre maggiori, ma nella promozione del progresso tecnologico.

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Banca centrale europea: nessuna sorpresa a Francoforte

La Banca centrale europea (BCE) ha fornito ciò che le aspettative del mercato hanno già anticipato abbassando i tassi di riferimento un’altra volta. Essa risponde al forte calo dell’inflazione riducendo maggiormente il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali. Il ciclo di allentamento prosegue, ma per il momento dovrebbe avere un andamento lento.

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