Vivere in affitto è di anno in anno più costoso

In Svizzera la spesa media per l’affitto di un appartamento aumenta ogni anno, sebbene in molte località vi sia un forte eccesso di offerta. I prezzi di locazione delle nuove costruzioni sono infatti nettamente superiori rispetto a quelli degli immobili più vecchi.

In fondo si tratta di buone notizie per le persone in cerca di abitazione: a causa del dinamismo dell’edilizia, l’offerta di nuovi appartamenti in locazione è fortemente cresciuta. Gli affitti di questi immobili pubblicati negli annunci (prezzi delle offerte) sono così finiti sempre più sotto pressione. Esistono ancora notevoli differenze regionali: chi vive in affitto nelle località più rinomate beneficia ben poco della riduzione dei prezzi quando decide di cambiare casa. A livello nazionale, tuttavia, negli ultimi tre anni i canoni offerti sono scesi del 4% circa.

L’indice dei prezzi di offerta e quello degli affitti evolvono in direzioni opposte dal 2015

Fonte: Wüest Partner, Ufficio federale di statistica

Nel complesso – ossia tenendo in considerazione tutti gli oggetti esistenti, che in parte sono affittati da molto tempo – le abitazioni in locazione diventano comunque sempre più costose. L’indice degli affitti, che viene rilevato tramite un sondaggio su un campione casuale di locatori e rappresenta i costi medi degli affitti in Svizzera, è aumentato di poco più del 2% nello stesso periodo*. Come si spiegano questi dati?

Nella maggior parte dei casi gli appartamenti recenti rispondono a standard edilizi più elevati rispetto a quelli di vecchia costruzione. Inoltre, i proprietari di immobili affittati hanno possibilità solo limitate di adeguare le pigioni a un successivo aumento della domanda. Per questi motivi, le nuove costruzioni presentano canoni di locazione nettamente più elevati rispetto agli immobili esistenti. La maggiorazione dei prezzi varia, a seconda della regione, tra il 10% e l’80%, come emerge da uno studio realizzato dalla meta-Sys AG su incarico della Segreteria di Stato dell’economia (SECO) e dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB). Un cambio di appartamento può dunque risultare costoso per i locatari.

A causa dell’espansione dell’offerta, della forte concorrenza e dell’aumento delle superfici sfitte, è sempre più spesso possibile prendere in affitto i nuovi appartamenti a prezzi non esorbitanti. È però ancora significativa la differenza rispetto alla media dei canoni per le abitazioni già locate. Per questo motivo l’attività edilizia comporta un costante aumento dell’indice dei prezzi degli affitti e delle pigioni medie a livello nazionale. Ad ogni modo, l’incremento non riguarda soltanto il prezzo, ma anche la qualità media degli immobili affittati.

Il calo dei tassi non ha praticamente contribuito alla distensione della situazione. In effetti, il tasso ipotecario di riferimento – al quale l’adeguamento dei prezzi degli affitti è vincolato fin dal 2008 – ha subito una flessione dopo la sua introduzione. Tuttavia, i canoni di locazione medi degli immobili esistenti sono scesi ben poco, poiché le ristrutturazioni e i cambi di inquilini sono stati spesso sfruttati come occasioni per aumentare i prezzi. La resistenza al calo da parte delle pigioni di immobili esistenti, combinata con l’aumento dei prezzi delle nuove costruzioni in locazione, fa in modo che l’indice dei prezzi degli affitti possa muoversi solo in una direzione: verso l’alto.

Di conseguenza, anche in futuro non ci attendiamo un calo degli affitti medi, anche se il tasso ipotecario di riferimento potrebbe scendere nuovamente nel corso del prossimo anno. Questo dovrebbe portare al massimo a un incremento più lento dei canoni di locazione negli anni successivi.

 

*L’inflazione cumulata nello stesso periodo di tempo (2015-2018) ammonta all’1,5%.

Contributi analoghi

One thought on “Vivere in affitto è di anno in anno più costoso”

  1. Per ciò che riguarda gli immobili nuovi, In Ticino è troppo presto per vedere una significativa
    diminuzione. Oggi ci sono circa 4.000 appartamenti sfitti. Nei prossimi 2 anni se ne aggiungeranno altri 1.200 minimo. Gli affitti ed i prezzi dovranno sicuramente scendere.
    E una questione di semplice domanda e offerta. (Abbiamo in più diminuzione della popolazione, partenza di stranieri e giovani, parziale chiusura du banche e fiduciarie).

I commenti sono chiusi.