Nessuna appropriazione indebita Riserve di divise BNS

Nonostante le perdite di valutazione sulle posizioni in valuta estera, anche quest’anno la BNS distribuirà 2 miliardi di franchi alla Confederazione e ai Cantoni. L’elevato livello dei cambi suscita altre richieste. Che però risultano inopportune, poiché i titoli nel bilancio della BNS non rappresentano un patrimonio popolare e le loro prospettive di rendimento sono molto incerte.

Performance negativa dei mercati azionari, perdite di corso dell’euro: il 2018 è stato un anno di magra anche per gli investimenti della Banca nazionale svizzera (BNS). Sulle posizioni in valuta estera si è registrata una perdita di valutazione di circa 16 miliardi di franchi. Nel complesso, la BNS si aspetta una perdita annua di circa 15 miliardi di franchi, come ha annunciato oggi in un breve comunicato. Le cifre dettagliate seguiranno il 4 marzo. Tra le principali fonti di entrate figurano gli interessi negativi sugli averi sui crediti in conto corrente delle banche pari a circa 2 miliardi di franchi. Le cifre lo dimostrano: gli investimenti in divise sono soggetti a forti oscillazioni poiché si concentrano prevalentemente su obbligazioni e azioni e sono soggetti a rischi di cambio.

La Confederazione e i Cantoni possono comunque rallegrarsi: nonostante questa perdita e l’aumento di 5,4 miliardi di franchi degli accantonamenti per le riserve estere, come l’anno scorso la BNS può distribuire 2 miliardi di franchi al settore pubblico. Il motivo è da ricercare nella elevata riserva di distribuzione, che era salita a 67,3 miliardi di franchi grazie ai buoni risultati degli investimenti negli anni precedenti. Per l’anno in corso dovrebbe ammontare ancora a circa 45 miliardi di franchi. Se questa riserva scende sotto i 20 miliardi di franchi, le distribuzioni al settore pubblico vengono ridotte.

Ciononostante, le richieste di un maggiore finanziamento trasversale dello Stato dalle riserve di valuta sono sempre più forti, ad esempio per finanziare l’AVS o progetti infrastrutturali. Questi desideri sono problematici per due motivi.

  • In primo luogo, i rendimenti futuri degli investimenti della BNS sono tendenzialmente sovrastimati. A causa dell’elevata stabilità politica della Svizzera, del basso rincaro e dei surplus delle partite correnti, a lungo termine si prevede un ulteriore rafforzamento del franco sull’euro e sul dollaro, il che a sua volta comporterà perdite di cambio sugli investimenti in valuta. E nel corso degli anni questo annienterà i redditi da investimenti obbligazionari, a cui è dedicata la maggior parte delle risorse.
  • In secondo luogo, le riserve in valuta estera della BNS, nonostante il volume elevato di circa 750 miliardi di franchi, non costituiscono un patrimonio popolare e quindi non sono un tesoretto a cui attingere. Sono stati finanziati in prevalenza con capitale di terzi e non, come nel caso di un fondo statale, da entrate provenienti per esempio dalla vendita di materie prime. La BNS ha comprato titoli (attivi) dalle banche e li ha pagati con moneta scritturale di nuova creazione (passivi), accreditando l’importo di acquisto alle banche sui loro crediti in conto corrente presso la BNS. Le banche hanno così scambiato titoli con averi a vista. Come dice il nome, questi ultimi rappresentano averi delle banche presso la BNS o un debito della BNS nei confronti delle banche. Sono parte della base monetaria (v. grafico). Con gli acquisti di valuta, dal 2008 la massa monetaria (secondo questa definizione restrittiva) è cresciuta di dodici volte.

In termini finanziari, quindi, la BNS ha acquistato obbligazioni in valuta estera e azioni su crediti. Solo se le perdite su questi investimenti non superano gli accantonamenti costituiti a tale scopo, la BNS potrà di nuovo ridurre il proprio bilancio (e quindi anche la massa monetaria) a un livello normale senza far scendere il suo capitale proprio (rispetto al livello precedente gli acquisti di valuta). La discussione sul finanziamento trasversale dello Stato può quindi riguardare esclusivamente i redditi derivanti dalle posizioni in valuta estera, ma non le riserve e gli accantonamenti ad essa collegati. È inoltre necessario evitare che questi investimenti vengano temporaneamente dirottati, in quanto fanno parte della strumentazione della politica monetaria. La capacità d’azione e la reputazione della BNS ne risentirebbero.

Il bilancio della BNS è cresciuto molto negli ultimi anni (milliardi di CHF)

Fonti: BNS, Banca Migros

Pertanto, per un ulteriore contributo allo Stato che vada al di là dell’attuale distribuzione annuale è necessario attendere che la BNS abbia rivenduto questi investimenti o almeno che diventi chiaro se, una volta conclusi questi investimenti, si sia registrato un utile o un rafforzamento del capitale proprio. Ma questa chiarezza potrebbe farsi aspettare ancora a lungo. Tuttavia, a lungo termine, l’obiettivo della BNS deve essere quello di ridurre a un livello normale l’elevata liquidità in eccesso nel sistema bancario e le riserve di valuta e porre fine al regime dei tassi negativi, perché mette a repentaglio la stabilità finanziaria e grava sulle generazioni future. Idealmente la riserva di distribuzione continuerà a crescere nel corso degli anni, in modo che un giorno possa essere effettuata una considerevole distribuzione speciale alla collettività. Tuttavia, l’esercizio 2018 ha dimostrato che una crescita costante e protratta di questa riserva non è necessariamente l’opzione più probabile.

Conto profitti e perdite stimato sulla base delle previsioni della BNS del 9.1.2018

Conto economico 2018
(Importi approssimati in miliardi di CHF, cifre arrotondate)
20182017Variazione
Risultato dell’oro-0.33.1-3.4
Risultato delle posizioni in valuta estera-16.049.7-65.7
Risultato delle posizioni in franchi2.02.00.0
Altri risultati0.00.00.0
Risultato lordo-14.354.8-69.1
Oneri per banconote, spese per il personale,
spese di esercizio, ammortamenti
-0.4-0.40.0
Risultato di esercizio-14.754.4-69.1
Destinazione dell’utile 2018
(Importi approssimati in miliardi di CHF, cifre arrotondate)
20182017Variazione
Risultato di esercizio-14.754.4-69.1
- Attribuzione agli Accantonamenti per le riserve monetarie-5.4-5.0-0.4
= Risultato di esercizio ripartibile-20.149.3-69.4
+ Utile riportato a nuovo (Riserva per future ripartizioni prima della destinazione dell’utile)67.320.047.3
= Utile di bilancio47.269.3-22.1
- Dividendo del 6%0.00.00.0
- Distribuzione alla Confederazione e ai Cantoni-2.0-2.00.0
= Riporto all’esercizio successivo
(Riserva per future ripartizioni dopo la destinazione dell’utile)
45.267.3-22.1

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