Riscatti nella cassa pensioni: ecco a cosa prestare attenzione

Gli acquisti nella cassa pensioni non solo migliorano la vostra situazione previdenziale, ma comportano anche vantaggi fiscali. Affinché alla fine i conti tornino, dovete però tenere conto di alcuni aspetti.

Gli acquisti volontari nella cassa pensioni sono estremamente interessanti dal punto di vista fiscale. L’importo riscattato può essere infatti interamente dedotto dal reddito imponibile. Per di più, né l’avere né i futuri proventi da interessi risultano soggetti a imposta. A ciò si aggiunge che gli averi della cassa pensioni generano proventi superiori rispetto ai normali interessi concessi dalle banche sui conti di risparmio.
D’altra parte, anche le casse pensioni devono far fronte alla spesso citata crisi degli investimenti: proprio come gli investitori privati, devono affrontare la difficile situazione sui mercati azionari e obbligazionari, che attualmente offrono solo pochi investimenti redditizi e al contempo sicuri. Ad ogni modo, la maggior parte degli istituti di previdenza ha scelto altre soluzioni, come quella di rafforzare i propri investimenti nel settore immobiliare. Questi ultimi garantiscono alle casse pensioni un flusso di redditi locativi redditizio e sicuro a lungo termine.

Il principio fondamentale

Ecco come funzionano i riscatti nella cassa pensioni: in presenza di una cosiddetta lacuna contributiva, le persone assicurate hanno la possibilità di riscattare in qualsiasi momento le piene prestazioni assicurative regolamentari. Simili lacune possono presentarsi ad esempio in caso di aumento dello stipendio, poiché un reddito più alto offre automaticamente l’opportunità di risparmiare per ottenere una rendita più elevata. Eventuali lacune contributive possono crearsi anche in caso di cambio di lavoro, se il nuovo datore di lavoro ha una cassa pensioni con prestazioni migliori; in caso di disoccupazione, trasferimento dall’estero, pause dal lavoro dovute alla nascita dei figli, corsi di formazione o periodi sabbatici; nonché in caso di divorzio, se il vostro patrimonio previdenziale viene suddiviso.
L’eventuale esistenza di una lacuna previdenziale è indicata nel certificato della cassa pensioni, che vi viene inviato ogni anno o, in via straordinaria, in caso di cambio di lavoro. In presenza di notevoli lacune, conviene un riscatto scaglionato nell’arco di diversi anni. In questo modo è possibile interrompere più volte la progressione fiscale, ottenendo un risparmio fiscale complessivo maggiore.
Va però considerato che in genere le casse pensioni accreditano gli importi riscattati nella parte sovraobbligatoria, ossia nel capitale di risparmio nel quale confluiscono i contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro per i salari superiori a 85’320 franchi (importo limite al 2019). Di norma, dal regime sovraobbligatorio si ricevono prestazioni previdenziali inferiori a quelle derivanti dalla parte obbligatoria e anche la remunerazione minima è più bassa.

Termine di attesa di tre anni

Un’ulteriore restrizione per i riscatti nella cassa pensioni è il termine di attesa: dopo un riscatto, non potete prelevare capitale dalla cassa pensioni per un periodo di tre anni, poiché altrimenti si presume un tentativo di evasione fiscale. Il termine di attesa non è valido solo per l’importo dei riscatti effettuati, ma per l’intero avere di risparmio presso la cassa pensioni. Dovete dunque effettuare i riscatti almeno tre anni prima se, al momento del pensionamento, desiderate riscuotere il capitale anziché percepire una rendita. Altrimenti dovrete pagare le imposte precedentemente non versate.
Il periodo di attesa di tre anni non riguarda solo la riscossione del capitale al momento del pensionamento, ma anche i cosiddetti prelievi anticipati. Così, ad esempio, nei tre anni successivi al riscatto nella cassa pensioni non potete prelevare il capitale per l’acquisto di una proprietà abitativa a uso proprio. Viceversa, chi ha prelevato anticipatamente gli averi dalla cassa pensioni per l’acquisto di un’abitazione di proprietà può effettuare riscatti solo dopo aver rimborsato l’importo.

Disposizioni specifiche in caso di trasferimento dall’estero di lavoratori autonomi

Sono previste inoltre specifiche restrizioni per le persone che si trasferiscono in Svizzera dall’estero e non sono mai state affiliate a una cassa pensioni svizzera. L’importo del riscatto annuale non può superare il 20% del salario assicurato. Questa limitazione è valida nei primi cinque anni dopo l’ingresso in una cassa pensioni svizzera.
Disposizioni speciali si applicano anche ai lavoratori autonomi che in precedenza non erano affiliati a una cassa pensioni, bensì utilizzavano il «grande» pilastro 3a e quindi versavano più dell’importo massimo stabilito per i dipendenti (attualmente 6826 franchi). I lavoratori autonomi possono versare ogni anno contributi 3a fino a un massimo di 34’128 franchi, purché questa cifra non superi il 20% del reddito da lavoro netto. Se queste persone decidono di assicurarsi presso una cassa pensioni, il potenziale di riscatto viene ridotto della somma risparmiata nel grande pilastro 3a. Il calcolo si basa sull’età e sull’anno di nascita, nonché sull’anno del versamento. Per un conteggio dettagliato potete rivolgervi al vostro pianificatore finanziario.

Cosa fare se il potenziale è esaurito?

Se il potenziale di riscatto è esaurito, la maggior parte degli istituti di previdenza offre l’opzione di effettuare anche un riscatto nel pensionamento anticipato. In questo modo potete compensare, in tutto o in parte, la riduzione delle prestazioni che rischiate andando in pensione anticipatamente. Va però tenuto presente che, se alla fine non andate in pensione in anticipo, avrete fondi previdenziali in eccesso. L’eccedenza non può superare il 5%, gli importi superiori vengono tagliati.
Un’alternativa al riscatto nel pensionamento anticipato può essere un cosiddetto piano di previdenza per i quadri. Alcune imprese creano questi istituti di previdenza speciali specificamente per i propri dirigenti con salari elevati, per offrire loro un ulteriore potenziale di riscatto. A causa delle notevoli possibilità di ottimizzazione fiscale che ne derivano, i piani di previdenza per i quadri sono sottoposti a una verifica particolarmente attenta da parte delle autorità fiscali.

Vi interessa?

Qui trovate un calcolatore d’imposta per determinare i vantaggi di un riscatto nella cassa pensioni.
Per informazioni dettagliate contattate un esperto di pianificazione finanziaria della Banca Migros.

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