La rinascita del portafoglio multi-asset

Il portafoglio 60/40, in cui una quota azionaria del 60% assicura il rendimento a lungo termine e una quota obbligazionaria del 40% copre i periodi di volatilità, è stato considerato per decenni la regola d’oro del mix di portafoglio. Negli ultimi anni, il portafoglio 60/40 è diventato meno importante a causa del notevole aumento dei tassi d’interesse e della conseguente debolezza delle performance di azioni e obbligazioni. Nell’attuale contesto di mercato, con la probabile fine dei rialzi dei tassi d’interesse e la crescente attrattiva delle obbligazioni, si dovrebbe prestare maggiore attenzione a un portafoglio diversificato al di là delle azioni.

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Quale sarà la Cina di domani?

Lo scorso anno le azioni cinesi sono state deludenti. La crisi immobiliare, la disoccupazione giovanile, la politica economica e le tensioni geopolitiche pesano sulla fiducia nel mercato cinese. La Cina ha perso l’attrattiva per gli investitori o il mercato azionario cinese ne sta risentendo troppo?

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Riuscirà al mondo la svolta climatica?

Il cambiamento climatico resta la grande sfida globale dei nostri tempi. Gli Stati membri dell’ONU concordano sulla necessità di ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra. Dopo lunghi e difficili negoziati, alla 28a Conferenza sul clima di Dubai è stato deciso per la prima volta un abbandono globale delle energie fossili. Ma metterlo in pratica è tutt’altro che facile.

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Il crescente mercato dei biosimilari

I biosimilari, prodotti di imitazione creati mediante biotecnologia, possono contribuire a ridurre gli elevati costi sanitari. Il netto vantaggio in termini di costi rispetto ai medicamenti originali e la tutela brevettuale in scadenza nei prossimi anni per molti medicamenti ottenuti con biotecnologie suggeriscono un’elevata crescita del mercato dei biosimilari.

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Cupe nubi sul settore della clean energy

Quella ottenuta da energie rinnovabili come il sole e il vento è un’energia che rilascia ben poca CO2. Nonostante questi vantaggi, le azioni della clean energy hanno perso sensibilmente valore negli ultimi due anni e mezzo. Un hype smisurato, l’inflazione, l’aumento dei tassi d’interesse e, non da ultimo, la concorrenza cinese hanno messo in difficoltà il settore della clean energy.

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Fast fashion: un modello del futuro?

Da noi ha preso piede negli ultimi anni il fast fashion. Le collezioni cambiano di continuo e i prezzi sono allettanti. Compriamo sempre più vestiti. Le nostre decisioni di acquisto hanno un impatto negativo sull’ambiente. Il consumo di abbigliamento genera ad es. più emissioni di CO2 del trasporto aereo e marittimo globali insieme.

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Marketing in a Barbie World

Il film di Barbie suscita scalpore. Il film è polemica proprio come la bambola stessa. Da segnalare in particolare sono le 100 collaborazioni di prodotti che il produttore Mattel ha stretto con diversi marchi. Non per nulla si parla del colpaccio di marketing dell’anno.

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Il mercato dell’arte è in trasformazione

Nelle crisi riacquistano importanza beni come l’arte. Per sempre più persone l’arte è non solo un oggetto bello da vedere, ma anche un investimento finanziario con una performance stabile e una bassa volatilità. Nuove forme di investimento e l’arte digitale aprono il mercato dell’arte a un pubblico più vasto.

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Il Giappone è la nuova speranza

Quest’anno, l’andamento degli indici giapponesi è particolarmente positivo. I fattori trainanti sono soprattutto la forte posizione nel mercato asiatico, lo yen debole e le riforme statali. Warren Buffet, leggenda della borsa, punta sul Giappone. È giustificato puntare sul Giappone?

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