Responsabilità solidale: un termine che spesso ha conseguenze decisive per l’abitazione di proprietà, soprattutto quando si tratta di un’ipoteca congiunta. Ma cosa significa esattamente? In breve: i debitori rispondono congiuntamente – e in caso di emergenza anche da soli – dell’intera ipoteca. Qui spieghiamo cosa comporta questa responsabilità per le coppie di coniugi e conviventi o per le comunioni ereditarie, e come tutelarsi.
Che cosa significa debito/responsabilità solidale?
Un debito solidale indica un rapporto di debito di cui più persone rispondono congiuntamente. Il creditore può chiedere a ciascun debitore di saldare l’intero debito; di conseguenza, finché il debito non viene estinto, ogni debitore può essere chiamato a risponderne finanziariamente, indipendentemente dalla quota del debito che ha effettivamente generato o che ha già pagato.
Quando si crea un debito solidale?
Secondo il Codice delle obbligazioni, il debito solidale si instaura in due casi:
- I debitori dichiarano al creditore che ciascuno di essi si impegna a soddisfare il debito nei suoi confronti (ipoteca congiunta, contratto di locazione congiunto).
- Il debito solidale sorge per legge (danno causato da più persone).
Responsabilità solidale dei partner conviventi e delle comunioni ereditarie in caso di ipoteche
Nel caso dell’ipoteca, vi è responsabilità solidale quando più persone – spesso coniugi e conviventi oppure comunioni ereditarie – stipulano congiuntamente un contratto di credito per il finanziamento di un immobile. Ciò significa che tutti i debitori sono responsabili nei confronti della banca del pagamento degli interessi e del rimborso totale del debito ipotecario. Ciò vale indipendentemente da chi ha finanziato quale parte dell’immobile o dalle quote di comproprietà iscritte nel registro fondiario. La banca può far valere i crediti, come il pagamento degli interessi o degli ammortamenti, presso ciascun debitore.
Esempio – coppia di coniugi comproprietari al 50%: I coniugi Susi e Silvano Casagrande (nome fittizio) stipulano congiuntamente un’ipoteca di CHF 800 000 per finanziare la loro abitazione del valore di CHF 1 milione. Entrambi sono iscritti nel registro fondiario come comproprietari al 50%. Dal momento che entrambi hanno firmato congiuntamente il contratto ipotecario, rispondono solidalmente della totalità degli interessi ipotecari e degli ammortamenti. Ipotizziamo che la coppia si separi, che Silvano si trasferisca altrove e che Susi diventi insolvente: fintanto che il debito ipotecario non viene estinto, Silvano risponde del pagamento degli interessi e dell’ammortamento con l’intero patrimonio, anche se non abita più nell’immobile.
Responsabilità solidale nei contratti di locazione
La responsabilità solidale è spesso presente anche nei contratti di locazione, in particolare nelle comunità abitative, dove si sottoscrive insieme. Cosa ne deriva:
- Responsabilità per canoni arretrati: se un coinquilino non paga la sua quota, il locatore può chiedere agli altri inquilini di saldare l’intero canone d’affitto. Il debito complessivo va saldato indipendentemente dalla ripartizione delle varie quote tra le singole persone.
- Responsabilità in caso di danni: la responsabilità solidale vale anche per i danni all’appartamento affittato. Se una coinquilina graffia il parquet, oltre a lei ne rispondono anche gli altri inquilini.
- Disdetta ed esonero: è possibile esonerare una persona dagli obblighi contrattuali solo con il consenso del locatore. Se non è stata esonerata, tale persona resta solidalmente responsabile anche se ha traslocato altrove.
Cosa succede con l’ipoteca in caso di divorzio?
Di norma, l’ipoteca congiunta permane anche in caso di divorzio, indipendentemente dal fatto che uno dei coniugi abbia cambiato domicilio. Nel caso della responsabilità solidale, entrambi i partner rispondono dell’intera ipoteca se possiedono l’immobile in parti uguali (comproprietà al 50%), indipendentemente dalle rispettive risorse finanziarie.
Responsabilità dopo il divorzio
Anche se uno dei due partner lascia la casa, la responsabilità solidale continua a sussistere e, fintanto che figura nel contratto come condebitore, risponde dell’intera ipoteca. Cosa ne deriva:
- L’impegno finanziario continua a sussistere: anche se trasloca altrove, il partner resta obbligato a pagare la propria quota per rimborsare l’ipoteca.
- Diritti in caso di ritardi nei pagamenti: in caso di mancati pagamenti, la banca può richiedere l’intero importo a entrambi gli ex-partner, anche se solo uno dei due vive nell’immobile.
- Effetti sulla solvibilità: fintanto che entrambi i partner risultano condebitori nel contratto, l’ipoteca incide sull’affidabilità creditizia di entrambi, e questo è un possibile ostacolo per successivi finanziamenti.
Attenzione in caso di comproprietà: quando la proprietà è suddivisa, non si tiene conto di chi e in quale misura ha contribuito all’acquisto dell’immobile. La maggior parte dei contratti di compravendita prevede come standard la comproprietà al 50%. I coniugi che contribuiscono con importi di diversa entità, possono annotarlo nel registro fondiario con le cosiddette quote di proprietà. Salvo diverso accordo, in caso di divorzio la coppia si divide, proporzionalmente a tali quote, i debiti ipotecari nonché gli utili o le perdite.
Esonero dalla responsabilità solidale per le ipoteche
Idealmente, la persona che rileva l’abitazione di proprietà si fa carico dell’ipoteca, e la persona che non dispone più dell’immobile può essere esonerata dalla responsabilità solidale. Questo scenario è possibile se la banca è certa che le risorse finanziarie del partner che rileva l’abitazione siano sufficienti per l’assunzione della responsabilità esclusiva dell’ipoteca.
In caso contrario, ci sono due possibilità:
- ridurre l’ipoteca (con fondi previdenziali o anticipo sull’eredità) oppure
- costituire in pegno garanzie supplementari come titoli e assicurazioni sulla vita.
Qualora queste misure non offrano sufficiente sicurezza, la responsabilità solidale cessa solo con la vendita della casa.
Costi per l’esonero dalla responsabilità solidale
L’esonero dalla responsabilità solidale per le ipoteche comporta spesso dei costi, tra cui quelli per verificare il contratto e le spese per modificarlo: l’esonero dalla responsabilità solidale richiede infatti un adeguamento del contratto ipotecario. La banca addebita spesso una commissione per verificare e rielaborare il contratto.
Concubinato: responsabilità solidale per le coppie non coniugate
Anche le coppie non coniugate che finanziano congiuntamente un immobile in genere rispondono solidalmente dell’ipoteca, ma con differenze sostanziali rispetto alla responsabilità delle coppie sposate, in particolare in caso di separazione o decesso di un partner. Ecco perché alle coppie in concubinato si consiglia di fare accordi chiari e di tutelarsi giuridicamente.
Differenze rispetto alla responsabilità solidale per le coppie coniugate
Mentre in Svizzera i coniugi sono tutelati dal diritto matrimoniale, le coppie non sposate godono di una minore protezione giuridica. Ecco cosa significa nella pratica:
- In caso di separazione: se i partner si separano, la responsabilità solidale permane fintanto che entrambi sono riportati nel contratto ipotecario. Spesso non è chiaro in che modo viene suddiviso l’immobile, chi può continuare ad abitarlo e come ripartire i pagamenti.
- In caso di decesso: se un partner muore, la persona superstite è di norma l’unica responsabile dell’intera ipoteca, salvo diverso accordo. Se non vi è un diritto all’eredità derivante dal matrimonio, vanno adottate anche disposizioni per il trasferimento della proprietà.
Possibilità di copertura finanziaria per le coppie in concubinato
Per ridurre al minimo i rischi, le coppie in concubinato possono prendere diverse precauzioni:
- Contratto di concubinato: questo accordo stabilisce i diritti e gli obblighi di entrambi i partner in relazione all’immobile affinché, in caso di separazione o di decesso, sia possibile definire meglio l’utilizzo dell’immobile e la successiva responsabilità.
- Assicurazione sulla vita: un’assicurazione sulla vita a favore del partner può garantire che, in caso di decesso, si rendano disponibili fondi per coprire la quota ipotecaria del partner deceduto.