Una volta era meglio, si dice

Mi piacerebbe investire il denaro depositato sul mio conto di risparmio. Ma vorrei ottenere una remunerazione interessante. Che cosa mi consiglia?

«Una volta era meglio». Di solito non apprezzo particolarmente questo detto dal tono nostalgico, ma negli investimenti calza a pennello. Pensi un po’: vent’anni fa poteva ottenere un rendimento annuo del 6 percento con un’obbligazione della Confederazione esente da rischi. Nel frattempo il rendimento è sceso a un misero 0,8 percento, tra l’altro al lordo delle tasse.

Allora che fare? Non rimane che riorientare la bussola.

Prima di tutto dobbiamo scrollarci di dosso due regole d’oro. Da un lato: «Un’obbligazione viene acquistata per gli interessi introitati». Il grafico illustra quanto si sono assottigliati i proventi annui degli Svizzeri sulle obbligazioni e sui depositi bancari negli ultimi due decenni: da 28 a 12 miliardi di franchi. E all’orizzonte non si delineano inversioni di tendenza.

Le azioni rendono di più
Andamento dei redditi patrimoniali dei privati in Svizzera: gli interessi
Andamento dei redditi patrimoniali dei privati in Svizzera: gli interessi introitati sono crollati, mentre i rendimenti dei dividendi sono esplosi. (Dati: UST)

Ma anche un altro leitmotiv ha perso valore: «L’azionista guadagna quando le quotazioni salgono». Era in gran parte vero all’inizio degli anni Novanta, quando le azioni svizzere distribuivano meno di dieci miliardi di franchi in dividendi. D’altro canto brillavano regolarmente con elevati progressi dei corsi. Oggi, invece, gli azionisti incassano oltre 35 miliardi di franchi, il triplo di quello che i privati guadagnano con gli interessi (v. grafico).

Negli investimenti in azioni, dividendi e interessi composti giocano oggi un ruolo importante

Nello scenario attuale dei tassi consiglio di considerare in particolare il proprio orizzonte temporale. Se vuole investire i risparmi a breve termine, i titoli fruttiferi sicuri rimangono la prima scelta. Consentono infatti di evitare le possibili fluttuazioni delle azioni. D’altro canto occorre accontentarsi di un rendimento più modesto.

Con un lungo orizzonte temporale, invece, le azioni consentono di compensare in gran parte gli introiti mancati con le obbligazioni. Dopo tutto il rendimento dei dividendi del mercato azionario svizzero è salito dall’1 percento degli anni Novanta all’attuale 3 percento che, proiettato su dieci anni, significa un considerevole guadagno del 34 percento calcolando gli interessi composti, anche se le quotazioni nel 2024 non dovessero essere superiori a quelle di oggi. A ciò si aggiungono gli eventuali utili di corso. Per concludere può scegliere se aspettare, fino a quando i rendimenti delle obbligazioni tornano ai buoni livelli passati, ma ci potrebbe volere parecchio tempo. Oppure non le rimane che cercare di trarre il meglio dalla nuova situazione e investire moderatamente in azioni con distribuzioni costanti dei dividendi. Personalmente prediligo la seconda opzione.

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