Sfruttate al meglio la vostra previdenza (parte 2/3)

20 consigli sul pilastro 3a – vi illustriamo le molteplici possibilità di ottimizzare la previdenza vincolata. Nella seconda parte leggete i nostri consigli per le persone con una proprietà abitativa e per coloro che hanno ormai diversi anni di lavoro alle spalle.

Proprietà abitativa: il pilastro 3a offre altri vantaggi

Consiglio n° 9: il capitale già accumulato nel pilastro 3a può essere sfruttato per l’acquisto della proprietà abitativa. In caso di un finanziamento ipotecario dovete versare almeno il 10 percento di fondi propri cosiddetti «di qualità primaria». Oltre al patrimonio in titoli e ai capitali di risparmio è possibile computare anche il prelevamento anticipato o la costituzione in pegno dei capitali del pilastro 3a.

Consiglio n° 10: altrimenti potete sfruttare il pilastro 3a anche per rimborsare il mutuo ipotecario, in particolare attuando il cosiddetto ammortamento indiretto, con il quale il mutuo non è rimborsato a rate e direttamente, bensì conteggiato alla scadenza con il capitale versato nel pilastro 3a. Questo ammortamento indiretto comporta vantaggi fiscali, poiché gli interessi del debito sono interamente deducibili dal reddito imponibile per l’intera durata.

Consiglio n° 11: dovreste aprire più di un conto di previdenza al più tardi quando versate regolarmente importi di una certa entità nel pilastro 3a per l’ammortamento indiretto. Anno dopo anno il vostro capitale di previdenza cresce così in misura notevole. Questa somma risparmiata sarà tassata al momento della liquidazione. Le tasse da pagare aumentano in misura sproporzionata rispetto all’entità dell’importo, che prelevate nell’anno in questione.

Per contenere la progressione fiscale, non dovreste prelevare il capitale 3a in un’unica soluzione, bensì ripartire i prelevamenti nel tempo, a condizione che sin dall’inizio abbiate distribuito i versamenti su più conti 3a.

Non è possibile prelevare da un conto soltanto una parte dell’importo. Potete aprire subito diversi conti (anche presso la stessa banca) e distribuire equamente i vostri versamenti. Oppure cominciate aprendo un unico conto, vi effettuate versamenti regolari e ne aprite un secondo soltanto quando il saldo del primo ha raggiunto, per esempio, 50’000 franchi.

Professionalmente arrivati: sfruttare in modo mirato i vantaggi fiscali

Consiglio n° 12: i capitali accumulati nel pilastro 3a possono essere liquidati non solo con prelevamenti regolari scaglionati su diversi anni, ma anche con prelevamenti anticipati. Tra le possibilità previste dalla legge c’è pure la proprietà abitativa. Per esempio, a 50 anni potete effettuare un prelevamento anticipato per rinnovare o ristrutturare la proprietà abitativa ormai vetusta.

Con un secondo prelevamento anticipato verso i 60 anni riducete il mutuo ipotecario, così alleggerite il vostro budget in vista dell’imminente pensionamento.

Consiglio n° 13: con l’avanzare degli anni e l’aumento del reddito i riscatti della cassa pensioni diventano sempre più interessanti. Se le risorse a vostra disposizione nell’anno in questione bastano solo per il versamento nel pilastro 3a oppure per la cassa pensioni, scegliete il primo. Infatti il riscatto di anni nella cassa pensioni può essere posticipato, mentre i versamenti mancati nel pilastro 3a non sono più recuperabili.

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