Chi ha conoscenze in ambito borsistico può illustrare in parole semplici concetti complessi. Alcune delle migliori citazioni sulla borsa sono attribuite a Warren Buffet, leggenda statunitense in fatto di investimenti. Tra le sue perle di saggezza rientra il seguente consiglio: «Regola numero uno: non perdere mai denaro. Regola numero due: non dimenticare mai la regola numero uno». Sfortunatamente, in borsa è più facile a dirsi che a farsi.
Se investite in azioni, subirete delle perdite. Prima o poi succederà, garantito. Probabilmente è già accaduto. Avete acquistato un’azione e in seguito avete assistito al crollo del suo corso. Le perdite appartengono alla vita quotidiana della borsa, esattamente come gli utili di corso. Non è possibile evitarle. La tempesta che si è abbattuta sulle quotazioni a inizio febbraio ce lo ha ricordato dolorosamente. Le perdite di corso sono ancora più amare di quanto piacevoli siano gli utili di corso. Per questo motivo, il grande investitore Buffet ci consiglia anche: «Non comprare mai un’azione se non sei disposto a sopportare che il suo corso si dimezzi».
La logica dei tassi percentuali ci mostra i danni che possono essere causati da una perdita di corso.
Dietro le due citazioni dell’«oracolo di Omaha» si cela, in fin dei conti, molto più di quanto si percepisca di primo acchito. La logica dei tassi percentuali ci mostra infatti i danni che possono essere causati da una perdita di corso. Eseguite questo piccolo calcolo matematico: avete acquistato un’azione il cui corso, dopo un primo momento, è calato del 50%. Di quale percentuale deve crescere il corso azionario affinché possiate raggiungere nuovamente il valore di acquisto oppure compensare la perdita?
Molte persone rispondono istintivamente: il 50%. Ma non è così. Presupponiamo che il prezzo di acquisto dell’azione ammonti a 100 franchi. Una volta dimezzatosi, il suo valore è pari a 50 franchi. Su questa base, un aumento di corso del 50% porterebbe il valore azionario solo a 75 franchi. Per raggiungere nuovamente i 100 franchi, il corso azionario dovrebbe crescere del 100%, ovvero del doppio rispetto alla perdita percentuale registrata.
Per compensare un crollo del corso sono sempre necessari utili percentuali superiori alle perdite subite in precedenza.
Per calcolare correttamente il tasso percentuale dovete assicurarvi che il conteggio prenda sempre in considerazione sia il valore iniziale, sia quello finale, utilizzando il valore iniziale come base. Ecco un altro esempio di calcolo per chiarire ancor meglio quanto detto. Ipotizzando un prezzo di acquisto originario di 100 franchi, in seguito a una correzione del 10% l’azione costa ancora 90 franchi. Il nuovo punto di partenza è ora 90 franchi. Per raggiungere nuovamente i 100 franchi, occorre ottenere un utile di corso di 10 franchi, ovvero dell’11,1% (10 diviso 90): solo così sarà possibile compensare la perdita.
Alla luce di questi esempi di calcolo impariamo altre due cose: per compensare un crollo del corso sono sempre necessari utili percentuali superiori alle perdite subite in precedenza. E l’incremento percentuale indispensabile per tornare al valore iniziale (punto di pareggio) cresce all’aumentare della perdita. Se una perdita del 10% richiede un utile dell’11,1% per essere compensata, in presenza di una perdita del 20% è necessario un utile addirittura del 25% per tornare in terreno positivo. Ancora più dura diventa a partire da perdite di oltre il 50%. Un meno 80% richiede un incremento del 400%!
Probabilmente questi esempi di calcolo sono un po’ deprimenti, ma in ultima analisi sottolineano ancor di più l’importanza della diversificazione, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo sul blog. Se investiste il vostro capitale in un’unica azione il cui corso poi implode, i danni non sarebbero soltanto enormi, ma questo titolo potrebbe addirittura non riprendersi mai più dal crollo del corso. Comprensibilmente gli investitori intendono evitare questo tipo di rischio e per questo motivo provvedono a diversificare i propri investimenti.
La diversificazione offre una sorta di meccanismo per limitare i rischi.
Anziché investire tutto il vostro denaro in un unico titolo, distribuite il vostro capitale su più titoli, classi di asset e regioni. La diversificazione offre infatti una sorta di meccanismo per limitare i rischi. E in quasi ogni contesto di mercato, le perdite di una classe di asset o di una categoria di titoli vengono compensate dai possibili utili delle altre. Investendo nei fondi strategici e sostenibili della Banca Migros ottenete, ad esempio, una buona diversificazione anche in presenza di un esiguo capitale iniziale.
Se guardassimo ai mercati azionari, probabilmente questa spietata logica ci scoraggerebbe, perché gli indici e i corsi azionari tendono a crollare a un ritmo molto più elevato piuttosto che a crescere. Tuttavia, questo non è un buon motivo per perdere fiducia e rinunciare agli investimenti azionari. La storia della borsa è dalla vostra parte: il mercato azionario globale si è finora sempre ripreso da tutti i ribassi borsistici e ha visto in seguito proseguire la tendenza al rialzo sul lungo periodo.