Chi non contribuisce regolarmente all’AVS rischia una lacuna previdenziale. Questo significa che ogni anno contributivo mancante comporta una riduzione a vita della rendita AVS. In più, i contributi esigui impediscono di raggiungere la rendita AVS massima. Vi spieghiamo perché si creano queste lacune contributive AVS e che cosa potete fare per colmarle.
Come si creano le lacune contributive AVS?
La rendita di vecchiaia AVS mensile ammonta attualmente a un massimo di 2520 franchi per le persone singole e a 3780 franchi per le coppie (situazione al 2025). Nel caso specifico, però, l’ammontare dipende dagli anni di contribuzione e dai contributi versati (livello salariale). Pertanto, per ogni anno di contributi mancanti, la rendita pensionistica si riduce. Se non versate anno dopo anno i contributi AVS, ad esempio per l’assistenza dei figli, gli studi, un lungo viaggio o un soggiorno all’estero, si viene a creare una lacuna nella vostra previdenza per la vecchiaia. (A meno che il o la coniuge non versi nell’AVS il doppio dell’importo minimo, tutelando così anche il o la coniuge che non esercita un’attività lucrativa).
Oltre alle summenzionate interruzioni nell’attività lavorativa, vi sono anche altre possibili cause che determinano lacune previdenziali.
Lavoratori autonomi
I lavoratori autonomi che non sono obbligatoriamente affiliati a una cassa pensioni devono costituire il proprio capitale di vecchiaia in modo autonomo. I lavoratori indipendenti sono soggetti all’obbligo contributivo AVS a partire dal 1° gennaio successivo al compimento del 17° anno di età. Iscrivetevi presso la cassa di compensazione del cantone in cui ha sede la vostra attività autonoma, in modo da verificare se soddisfate i requisiti legali per l’attività indipendente. Se siete soci di un’associazione professionale, iscrivetevi presso la cassa di compensazione professionale corrispondente.
Frontalieri
I frontalieri sono spesso confrontati con sfide particolari, poiché nel luogo di domicilio e di lavoro si applicano diversi sistemi pensionistici. Chi lavora in Svizzera e vive all’estero è in genere soggetto all’assicurazione sociale in Svizzera. Viceversa, risiedete in Svizzera ed esercitate un’attività lavorativa nell’area UE/AELS o in uno Stato membro che ha stipulato una convenzione di sicurezza sociale? In tal caso non sarete più assicurati nell’AVS in Svizzera. Potete tuttavia aderire volontariamente all’AVS/AI/IPG. Questo però non vi esonera dal pagare i contributi alle assicurazioni sociali anche nel luogo in cui esercitate l’attività lucrativa.
Lavoro a tempo parziale
Chi lavora a tempo parziale, versa meno contributi nella cassa pensioni e quindi dispone di un capitale o di una rendita inferiore nella vecchiaia. Anche la rendita AVS è condizionata dal reddito medio più basso. Al contributo minimo annuo a favore di AVS, AI e IPG, attualmente pari a 530 franchi, corrisponde un salario annuo lordo di poco meno di 5000 franchi (situazione al 2025). Ciò significa che se tale importo non viene raggiunto in un anno civile, vi è il rischio di lacune contributive. Inoltre, un reddito medio basso comporta anche una rendita AVS inferiore.
Reddito elevato
Una lacuna previdenziale si crea però anche con uno stipendio (troppo) elevato. Infatti, quanto più elevato è il reddito lordo, tanto minore sarà la quota che nella previdenza copre le prestazioni obbligatorie del 1° pilastro (AVS) e del 2° pilastro (cassa pensioni). Se il vostro reddito annuo nell’ultimo anno prima del pensionamento ammontava ad esempio a 75 000 franchi, riceverete una rendita di vecchiaia del 60% circa dal 1° e 2° pilastro. Il restante 40% è considerato lacuna previdenziale. Tuttavia, se prima del pensionamento avete guadagnato 150 000 franchi, la vostra prestazione di vecchiaia legale sarà inferiore al 40% del vostro reddito precedente. Importante: si tratta di valori indicativi che si basano sui requisiti minimi di legge del 2° pilastro. Spesso, però, non sono assicurate solo le prestazioni minime, ma anche i contributi salariali supplementari. L’ammontare effettivo della vostra rendita dipende dalla vostra cassa pensioni, dall’età di pensionamento e dalla vostra situazione personale.
Divorce
I contributi previdenziali versati durante il matrimonio (AVS, cassa pensioni e 3° pilastro) vengono in linea di massima suddivisi in parti uguali tra entrambi i coniugi. Se dopo il divorzio non esercitate un’attività lucrativa, siete tenuti a versare i contributi; prima del divorzio il o la coniuge che non esercitava un’attività lavorativa era assicurato/a tramite i contributi del o della partner che esercitava l’attività lucrativa (a condizione che veniva versato il doppio del contributo minimo). Se non esercitate un’attività lavorativa, chiedete di verificare il vostro obbligo contributivo AVS e a tal fine contattate la cassa di compensazione del vostro cantone di domicilio.
Pensionamento anticipato
L’obbligo contributivo AVS termina solo quando si raggiunge l’età di riferimento. Chi va in pensione anticipatamente deve quindi continuare a versare i contributi AVS. Tuttavia, l’AVS non richiede automaticamente il versamento dei contributi alle persone che optano per il pensionamento anticipato. Se non volete rischiare lacune contributive che riducono la vostra rendita pensionistica, dovete registrarvi presso l’agenzia AVS del vostro comune di domicilio come persone non esercitanti un’attività lucrativa. Inoltre, l’AVS può richiedere i contributi degli ultimi cinque anni se scopre che non li avete versati, oltre a interessi di mora fino al 5%.
Conseguenze delle lacune contributive AVS: riduzione della rendita
Chi vuole assicurarsi la rendita mensile massima deve soddisfare le seguenti condizioni:
- Versamenti completi: i contributi AVS devono essere stati versati completamente a partire dal 1° gennaio successivo al compimento dei 20 anni fino al raggiungimento dell’età di riferimento, quindi per un totale di 44 anni.
- Reddito medio annuo da attività lucrativa pari a 90 720 franchi: durante il versamento completo il reddito medio annuo da attività lucrativa ammontava almeno a 90 720 franchi (situazione al 2025).
Per ogni anno in cui non sono stati versati contributi AVS, la rendita viene ridotta. Per le donne di 1/43, per gli uomini di 1/44 (riduzione adeguata dal 2025 in base alla stessa età di riferimento AVS di 65 anni). Ciò che sembra poco può comportare rapidamente una notevole riduzione della rendita AVS.
L’AVS riconosce gli accrediti per compiti educativi o assistenziali?
Chi cresce i figli o si occupa di parenti che necessitano di cure può richiedere accrediti per compiti educativi o assistenziali.
Accredito per compiti educativi: per l’educazione di uno o più figli di età inferiore ai 16 anni la cassa di compensazione vi assegna un accredito per compiti educativi: un importo fisso pari a tre volte la rendita minima annua, attualmente quindi 45 360 franchi (situazione al 2025). Per calcolare l’ammontare della rendita di vecchiaia, la cassa di compensazione somma gli accrediti per compiti educativi al reddito da lavoro. Durante il matrimonio a ogni coniuge spetta la metà dell’accredito per compiti educativi. Per le persone divorziate o non sposate si applicano disposizioni particolari.
Accrediti per compiti assistenziali: la cassa di compensazione vi assegna anche un accredito per ogni anno dedicato all’assistenza di uno o più parenti che necessitano di cure, pari nuovamente a un importo fisso di tre volte la rendita minima annua, ossia 45 360 franchi (situazione al 2025). Anche in questo caso la cassa di compensazione somma gli accrediti per compiti assistenziali al reddito da lavoro per calcolare l’ammontare della rendita di vecchiaia. Durante il matrimonio ciascun partner riceve la metà dell’accredito per compiti assistenziali. Importante: non si può essere beneficiari di un accredito per compiti assistenziali nello stesso anno in cui la cassa di compensazione concede già un accredito per compiti educativi. Se vi occupate di parenti bisognosi di cure, dovete comunicarlo annualmente alla cassa di compensazione cantonale.
Come posso verificare se ho una lacuna contributiva AVS?
Vi consigliamo di richiedere un estratto del conto individuale presso la cassa di compensazione AVS. Questo per due motivi: l’estratto conto contiene un elenco preciso dei redditi che confluiscono nella vostra futura rendita AVS. Sulla base di queste cifre, è possibile effettuare un calcolo abbastanza affidabile della futura rendita. Inoltre, l’estratto vi consente di verificare se sussiste una lacuna contributiva nell’AVS. Questo servizio è gratuito.
Trovare l’interlocutore AVS competente
Anche se l’AVS è un’istituzione nazionale, la sua amministrazione è decentrata. Questo link vi consente di accedere direttamente alla cassa di compensazione del vostro cantone. Esistono inoltre altre casse di compensazione specifiche per vari settori. Se non siete sicuri di quale cassa di compensazione sia quella di vostro riferimento, potete scoprirlo inserendo la vostra data di nascita e il numero AVS.
Ordinare l’estratto conto AVS
Sulla base dell’estratto del vostro conto individuale potete verificare se vi sono lacune contributive. Il cosiddetto «estratto CI» potete richiederlo gratuitamente presso la vostra cassa di compensazione tramite questo modulo d’ordine. L’elaborazione in genere dura circa tre settimane.
Calcolare le lacune contributive AVS
Con l’estratto CI disponete quindi delle informazioni necessarie relative al vostro reddito attuale per poter fare una stima della vostra futura rendita. Le persone sposate dovrebbero tenere conto anche dei dati del o della coniuge. L’Amministrazione federale ha creato un utile strumento online per il calcolo.
Il calcolo della rendita futura può anche essere richiesto alla propria cassa di compensazione. Questo è consigliabile, in particolare, quando si è vicini al pensionamento o in caso di variazioni nella vita professionale o familiare. Per chi ha più di quarant’anni il servizio è gratuito una volta ogni cinque anni; altrimenti verranno addebitate delle spese. Se vi sono ragioni particolari (ad esempio matrimonio o divorzio) non vengono addebitate delle spese. Cliccando qui si accede al relativo modulo di richiesta.
Rimborsare l’AVS: come posso colmare le lacune contributive?
È importante riconoscere e calcolare tempestivamente la lacuna previdenziale, in quanto esistono diverse opzioni per colmarla.
- Versare a posteriori contributi all’AVS: se la lacuna si è manifestata solo negli ultimi cinque anni, potete versare a posteriori gli importi mancanti. Le lacune contributive sorte prima non possono essere colmate con versamenti successivi.
- Previdenza individuale: con un versamento nel pilastro 3a o un riscatto volontario nella cassa pensioni è possibile colmare le lacune previdenziali anche al di fuori dell’AVS. Entrambe le soluzioni sono agevolate dal punto di vista fiscale. Inoltre, i piani di risparmio e i titoli possono integrare in modo ottimale la previdenza individuale. Di norma in questo modo è possibile migliorare le prestazioni di vecchiaia.