La previdenza ottimale per i lavoratori indipendenti

I lavoratori indipendenti hanno a disposizione diverse soluzioni previdenziali. La scelta dipende soprattutto da aspetti come la forma giuridica dell’attività, l’entità del reddito o la flessibilità desiderata.

«La mia azienda è la mia previdenza per la vecchiaia». Questo è il motto di molti lavoratori indipendenti, i quali sperano di poter un giorno rivendere la propria attività realizzando un ricavo sufficiente a finanziare la propria pensione. Purtroppo, non sempre i conti tornano. Chi vuol essere sicuro al cento per cento dovrebbe investire non solo nella propria azienda, ma anche in una soluzione di previdenza. A questo scopo si può ricorrere al pilastro 3a oppure, dove possibile, affiliarsi a una cassa pensioni per lavoratori indipendenti, come ne esistono ad esempio per medici, piccoli artigiani, architetti, artisti, consulenti indipendenti o avvocati.

L’affiliazione a una cassa pensioni è obbligatoria nel caso di persone giuridiche

La forma giuridica scelta per l’attività lavorativa autonoma è un fattore decisivo per determinare le soluzioni di previdenza alle quali si può fare ricorso. Da alcuni anni, ad esempio, ai medici è permesso costituire il proprio studio sotto forma di persona giuridica, ovvero come SA o Sagl.
Chi compie questa scelta è considerato un collaboratore della propria azienda e deve quindi affiliarsi a una cassa pensioni. Ha inoltre la possibilità di versare fino a 6883 franchi l’anno nel pilastro 3a. Con questa forma giuridica il titolare dell’azienda deve anche pagare i premi dell’assicurazione contro la disoccupazione e di quella obbligatoria contro gli infortuni professionali, nonché rispettare un’ampia serie di obblighi contabili.

La ditta individuale e le società di persone offrono numerose opzioni

Considerati i molteplici obblighi a livello di contabilità e di diritto sociale, molti medici preferiscono ancora costituire il proprio studio come persone fisiche, ovvero in forma di ditta individuale oppure, nel caso di uno studio medico associato, sotto forma di società in nome collettivo o di un’altra società di persone. Anche molti altri lavoratori indipendenti preferiscono la persona fisica a quella giuridica, poiché questa scelta offre numerose opzioni per la previdenza.

  • A differenza dei proprietari di una SA o Sagl, che vengono considerati collaboratori della propria stessa azienda, i titolari di una ditta individuale o di una società di persone possono rinunciare all’affiliazione a una cassa pensioni. In cambio hanno diritto a versare fino a 34’416 franchi l’anno nel pilastro 3a (grande pilastro 3a).
  • In alternativa possono scegliere l’affiliazione a una cassa pensioni, combinata con la possibilità di versare nel terzo pilastro (piccolo pilastro 3a) un importo massimo pari a 6883 franchi l’anno. Se la ditta non impiega collaboratori, si può ricorrere alla Fondazione istituto collettore LPP o a un altro istituto previdenziale legato alla rispettiva associazione professionale. È da notare che, optando per l’Istituto collettore LPP, si assicura solo il minimo previsto dalla legge, nonostante i costi siano comparabili a quelli di altri istituti. Risultano quindi più interessanti le soluzioni previdenziali offerte dalle associazioni professionali, come quelle che esistono per i medici e numerose altre professioni. Chi invece impiega dei collaboratori, deve assicurarli presso una cassa pensioni dal momento in cui il compenso percepito da questi ultimi supera il salario minimo LPP. A tal fine si può ricorrere alla propria associazione professionale, anche se non è obbligatorio. Anche il titolare dell’azienda può in seguito decidere di affiliarsi allo stesso istituto previdenziale presso il quale è assicurato il personale.

Quali sono i vantaggi del «grande» pilastro 3a?

Quindi qual è la soluzione migliore per i lavoratori indipendenti: il «grande» pilastro 3a oppure il «piccolo» pilastro 3a con affiliazione alla cassa pensioni? Quest’ultima variante è consigliata soprattutto in caso di reddito elevato (v. riquadro). Il grande pilastro 3a offre invece il vantaggio di una maggiore semplicità e flessibilità:

  • Flessibilità: gli investimenti e perfino la fondazione previdenziale 3a possono essere facilmente cambiati in qualunque momento.
  • Prelievo anticipato: non è necessario rispettare importi minimi e massimi se si vogliono prelevare anticipatamente gli averi del pilastro 3a per il finanziamento di una proprietà abitativa. Nel caso di una cassa pensioni, il prelievo anticipato deve ammontare ad almeno 20 000 franchi. Inoltre, dopo i 50 anni si può prelevare solo il capitale di libero passaggio che sarebbe stato disponibile all’età di 50 anni oppure la metà del capitale attuale, scegliendo a seconda di quale importo risulta maggiore.
  • Prelievo scaglionato: di norma, con la previdenza professionale, si deve versare alla cassa pensioni del datore di lavoro attuale l’intero capitale accumulato. Al contrario, con il terzo pilastro è permesso tenere più conti o depositi contemporaneamente. Questa opzione permette di prelevare il capitale previdenziale in forma scaglionata e dunque di beneficiare di un onere fiscale ridotto nella maggior parte dei cantoni.
  • Rendimento: con il terzo pilastro si sceglie, a seconda del profilo di rischio, tra un conto di previdenza e vari fondi previdenziali con diverse quote azionarie. Optando per un fondo previdenziale con una quota azionaria consistente, si possono tendenzialmente conseguire risultati d’investimento migliori a lungo termine rispetto a quelli che si otterrebbero depositando il capitale di vecchiaia presso una cassa pensioni.
  • Costi: per i titolari di ditte individuali e società di persone l’affiliazione a una cassa pensioni può rivelarsi una soluzione relativamente dispendiosa. Nel pacchetto sono infatti incluse diverse prestazioni assicurative (ad esempio, rendita d’invalidità e pensione ai superstiti), delle quali un lavoratore indipendente potrebbe non avere bisogno in questa misura.

In conclusione è sempre necessaria una consulenza individuale. Contattate i consulenti della Banca Migros tramite la Service Line 0848 845 400 oppure compilate il modulo di contatto.

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