La caduta libera dell’euro

Che cosa succede con le valute: può spiegare perché i cambi sembrano impazziti?

Stiamo vivendo una corsa globale alla svalutazione. In prima posizione si colloca la Banca centrale europea (BCE) che, con l’annunciato acquisto di titoli di Stato, ha accelerato la discesa dell’euro, cominciata all’inizio del 2014 (v. grafico). Ma con la sua politica di svalutazione la BCE è in buona compagnia: il Giappone ha cominciato già due anni fa a indebolire lo yen in modo mirato. Anche lì, con il nome di Abenomics, è stata messa in moto la stampa di moneta.

L’euro ha perso parecchio terreno rispetto al dollaro. Dall’abolizione del cambio fisso con l’euro, il franco si è invece notevolmente apprezzato. Lo yuan cinese si muove parallelamente al dollaro.
L’euro ha perso parecchio terreno rispetto al dollaro. Dall’abolizione del cambio fisso con l’euro, il franco si è invece notevolmente apprezzato. Lo yuan cinese si muove parallelamente al dollaro.

Le due aree geografiche perseguono lo stesso obiettivo: rendere più competitiva la zoppicante economia. Grazie alla valuta debole i prodotti di questi Paesi diventano più convenienti. A scapito degli altri partner commerciali, le cui merci esportate risultano più care. L’economia svizzera comincia ad accorgersene. Analogamente la Corea del Sud, per esempio, risente dello yen svalutato.

A questo punto sorge spontanea la domanda: ma a che cosa ci serve un franco forte? Non sarebbe meglio seguire il trend ribassista dell’euro? A mio avviso la migliore risposta è una citazione dell’economista John Maynard Keynes, che quasi cento anni fa constatava:

Non vi è mezzo più sicuro e subdolo per rovesciare l’attuale base della società rispetto a quello di svilire la valuta

Secondo me l’affermazione è più che mai valida. Non conosco infatti nessun Paese che debba la sua ricchezza a una moneta debole.

La corsa alla svalutazione può essere fermata in tempo?

Anche l’euro era stato inizialmente votato alla stabilità. Oltre al dollaro doveva infatti assurgere a valuta di riferimento globale di pari dignità. Nel frattempo questo obiettivo è passato in secondo piano. La politica della svalutazione seguita dalla BCE ha già deluso la fiducia di molti. Sempre più Europei cominciano a rifugiarsi in altre monete, sebbene l’acquirente sinora più sicura dell’euro, la Banca nazionale svizzera, si sia nel frattempo chiamata fuori.

Tra l’altro la corsa alla svalutazione potrebbe finire fuori controllo. È incerta, per esempio, la reazione della Cina: anche questo Paese farà cadere lo yuan se la crescita rallenta troppo? Così l’Europa si troverebbe sommersa da prodotti ancora più convenienti di provenienza cinese. E la tendenza deflazionistica, che la BCE voleva in realtà contrastare, si accentuerebbe.

Sulla scena internazionale i fautori di una moneta stabile sono in minoranza. Con sommo rammarico della Svizzera. Tuttavia è ancora da dimostrare che la politica della svalutazione funzioni nel tempo.

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2 commenti La caduta libera dell’euro

  1. Buon giorno Signor Steck,
    Attualmente che pericolo comporta lasciare una certa alta somma di denaro in € in una banca in Italia UNICREDIT-ITALIA?
    Non sarebbe più sicuro trasferirli in una Banca Svizzera per es. Banca Migros?
    Lasciarli in valuta € oppure cambiarli in Franco Svizzero?
    La ringrazio per la sollecita risposta!
    Cordiali saluti Zandonà Ivano

    1. Buon giorno Signor Zandona
      Infatti esiste il rischio di una nuova cadutta del valore dell’euro. Sulla qualità di oltre banche non possiamo dare alcun commento. Cordiali saluti, Albert Steck

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