33 consigli sul pilastro 3a (parte 3/5)

33 consigli sul pilastro 3a – i nostri consigli dimostrano che la previdenza vincolata non serve soltanto a risparmiare sulle tasse, ma anche a investire in modo redditizio. Nella terza parte illustriamo i pro e i contro del risparmio bancario e assicurativo.

Consiglio n° 19: nel pilastro 3a potete risparmiare presso una banca con il conto 3a e con fondi previdenziali. In alternativa è anche possibile stipulare una cosiddetta assicurazione sulla vita mista presso una compagnia assicurativa. Il prodotto, definito anche «risparmio assicurativo», combina il risparmio e la protezione dai rischi in un pacchetto à la carte «tutto incluso». Però è sconsigliabile stipularlo tranne, eventualmente, a partire da una durata di 10 – 20 anni. Quanto più la durata è lunga, tanto meno pesano le spese elevate di stipulazione, perché vengono ripartite su un periodo più lungo. Chi, invece, disdice la propria polizza nei primi tre anni ottiene un valore di riscatto nullo o molto modesto.

Vantaggi del risparmio bancario

Consiglio n° 20: se cercate il massimo rendimento possibile, l’assicurazione mista non fa al caso vostro. È meglio se collocate la quota di risparmio presso una banca e vi garantite l’eventuale copertura dal rischio di decesso e incapacità di guadagno con una cosiddetta assicurazione di rischio separata. Ciò significa che, se non rimanete vittime di decesso o incapacità di guadagno nel corso della durata contrattuale, dall’assicurazione di rischio non ricevete nulla esattamente come da un’assicurazione mista, però i premi assicurativi sono molto più bassi.
Consiglio n° 21: oltre a offrire rendimenti maggiori grazie ai minori costi, il risparmio bancario garantisce anche più flessibilità. La banca lascia infatti la piena libertà di decidere di anno in anno fino a che punto sfruttare il massimale del pilastro 3a per i versamenti. Nell’assicurazione sulla vita mista, invece, l’ammontare dei premi è spesso fissato per contratto per tutta la durata. Inoltre, nell’assicurazione mista insorgono problemi se volete trasferire i vostri capitali del pilastro 3a presso un altro istituto cinque anni prima dell’età AVS o più tardi. In base alla giurisprudenza, la liquidazione di una polizza assicurativa 3a dopo i 59/60 anni è obbligatoriamente tassata. Di conseguenza il capitale alla scadenza della durata contrattuale non può essere ricollocato né in una nuova assicurazione 3a né su un conto 3a. Invece i vostri averi del pilastro 3a possono essere trasferiti da un conto previdenziale all’altro dopo i 59/60 anni senza conseguenze fiscali.
Consiglio n° 22: in caso di divorzio i coniugi o il giudice possono concordare la ripartizione dei capitali del pilastro 3a. Nel risparmio bancario è di più facile attuazione rispetto al risparmio assicurativo, perché la risoluzione di una polizza assicurativa può causare perdite da riscatto.

Vantaggi del risparmio assicurativo

Consiglio n° 23: rispetto al risparmio bancario, quello assicurativo offre alcuni vantaggi a livello di diritto successorio. In base al diritto assicurativo le prestazioni da contratti assicurativi del pilastro 3a vanno direttamente al beneficiario ignorando la successione. Il beneficiario riceve così il denaro senza dover aspettare l’esito di un’eventuale controversia ereditaria, che può durare anni. È un vantaggio nel caso di una successione complessa, nella quale sono coinvolti molti eredi con interessi divergenti. Il fatto che le prestazioni da contratti assicurativi del pilastro 3a vengano erogate ignorando la successione si dimostra vantaggioso anche nel caso di un’eredità sovraindebitata. Infatti il beneficiario, anche rifiutando l’eredità, riceve comunque la somma assicurata.

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