20 consigli fiscali (1/2): deduzioni fiscali per le finanze private

Approfittate delle possibilità di deduzione offerte dalla dichiarazione fiscale. La prima parte del contributo in due parti riguarda le deduzioni fiscali nell’ambito delle vostre finanze private. Non importa se si tratta di risparmio, investimento, previdenza, malattia o proprietà abitativa: la dichiarazione fiscale offre numerose possibilità di deduzione. A tal proposito, leggete i consigli dall‘1 al 10.

1. Interessi debitori

In linea di massima gli interessi debitori possono essere dedotti dall’imposta sul reddito. Sia che si tratti di interessi di credito (derivanti da ipoteche, crediti privati, debiti con carte di credito, prestiti privati, ecc.) o di interessi di mora. Vi sono tuttavia due eccezioni e una limitazione:

  • Prima eccezione:presso la Confederazione e la maggior parte dei cantoni non sono deducibili gli interessi del credito di costruzione e del diritto di superficie.
  • Seconda eccezione: in linea di principio come privati non potete dedurre dalle tasse i canoni e i tassi di leasing.
  • E la limitazione: gli interessi debitori possono essere dedotti al massimo fino a 50’000 franchi escluso il vostro reddito della sostanza. Si tratta naturalmente di un importo difficilmente raggiungibile.

Lo Stato premia con deduzioni fiscali la previdenza individuale.

2. Deduzioni per la previdenza

Entro cinque anni potete versare i contributi AVS mancanti. Se lo avete fatto nel 2019, potete dedurre tali pagamenti dall’imposta sul reddito. È possibile anche dedurre i riscatti nella cassa pensioni e i versamenti nel pilastro 3a relativi all’anno precedente. Come dipendenti, nel 2019 avete potuto versare nel pilastro 3a fino a 6826 franchi (2018: 6768 franchi), come lavoratori autonomi senza 2º pilastro il 20 percento del reddito netto da lavoro, fino a 34 128 franchi (2018: 33’840 franchi). Nell’anno in corso questi importi massimi rimangono invariati.

3. Premi assicurativi e della cassa malati nonché interessi sui risparmi

Per risparmiare sulle imposte non ci sono soltanto il pagamento degli anni AVS mancanti, la chiusura di lacune nella cassa pensioni e i versamenti nel pilastro 3a. La Confederazione e tutti i cantoni ricompensano con deduzioni fiscali anche un’ampia varietà di forme di previdenza individuale.

Potete infatti dedurre dall’imposta sul reddito i premi della cassa malati (al netto della riduzione dei premi), i premi assicurativi (senza pilastro 3a) e gli interessi sui risparmi. A livello cantonale e federale è possibile farlo fino a un importo massimo di diverse migliaia di franchi. Il valore si basa sul vostro stato civile, il numero di figli e sugli eventuali contributi versati nella cassa pensioni o nel pilastro 3a.

A differenza delle spese di malattia, i costi legati alla disabilità sono interamente deducibili

4. Spese di malattia e spesa legate alla disabilità

Potete dedurre le spese di malattia che sostenete personalmente dall’imposta sul reddito federale e cantonale. Ciò riguarda da un lato la franchigia e l’aliquota della cassa malati, dall’altro le fatture non rimborsate dalla cassa malati per trattamenti prescritti dal medico, come il dentista. La deduzione presuppone tuttavia che l’importo superi una determinata aliquota. Presso la Confederazione e la maggior parte dei cantoni si tratta del 5% del reddito netto. Sono previste regole diverse per i Cantoni GE con il 0,5%, SG e VS con un tasso del 2% ciascuno e GL con il 3% del reddito netto. Il Cantone SO, dal canto suo, utilizza una aliquota del 5% del reddito netto senza deduzione aggiuntive. Particolarmente generoso nei confronti dei malati è il Cantone BL, dove è possibile dedurre dall’imposta sul reddito tutte le spese senza aliquota percentuale.

A differenza delle spese di malattia, i costi imputabili a problemi di disabilità sono pienamente deducibili presso la Confederazione e tutti i cantoni senza aliquota percentuale.

In prima linea sono deducibili dalle imposte le spese di custodia dei valori patrimoniali.

5. Costi per la gestione patrimoniale

Anche l’accumulo privato di un patrimonio può servire alla previdenza individuale. Tuttavia solo una piccola parte dei costi di gestione patrimoniale è deducibile, in prima linea le spese per la custodia dei valori patrimoniali, come le spese di deposito, di tenuta del conto e delle cassette di sicurezza nonché i costi per l’allestimento di un elenco fiscale. Non sono invece deducibili le commissioni delle carte di debito e di credito, le spese per la letteratura tecnica e i corsi finanziari, i costi per l’acquisto e la vendita di titoli, gli onorari per la consulenza e i costi totali per un mandato di gestione patrimoniale. Per motivi di semplicità, diversi cantoni consentono una deduzione forfetaria compresa tra lo 0,5 e il 3 per mille del patrimonio, combinata con un valore massimo assoluto.

Avete un’auto d’epoca? Sebbene sia parte del vostro patrimonio imponibile, in base alla prassi vigente non potete dedurre i costi di custodia, ad esempio l’affitto del garage. Come spiegato nella raccolta di leggi fiscali di San Gallo (libro fiscale) i costi di gestione patrimoniale non possono essere fatti valere per i valori patrimoniali che per loro natura non generano un ricavo imponibile. Ciò significa anche che non è possibile dedurre l’affitto di una cassaforte se serve esclusivamente per la custodia di valori patrimoniali come oggetti d’arte, francobolli, gioielli, pietre preziose o metalli preziosi.

In quanto proprietari di una casa avete molteplici possibilità di deduzione fiscale.

6. Deduzione per sottoutilizzo

Per chi abita in un immobile di proprietà l’utilizzo viene conteggiato come reddito imponibile sotto forma del cosiddetto valore locativo a uso proprio. Per la determinazione dell’importo, la maggior parte delle autorità fiscali cantonali applica formule e procedure standardizzate. In base a queste, il valore locativo di norma è pari al 60-70% dell’importo che potrebbe essere realizzato in caso di affitto a terzi. In caso di dubbio vale la pena far verificare in modo indipendente il valore fissato dalle autorità.

Il valore locativo dipende dalle dimensioni e dalla posizione della proprietà di abitazioni, ma non dall’effettivo utilizzo di tutti i locali. Improvvisamente le camere possono rimanere inutilizzate, ad esempio se i figli si trasferiscono, il partner è costretto ad andare in una casa per anziani o decede. Ma le autorità fiscali concedono una deduzione del valore locativo soltanto a condizioni molto restrittive. Il locale non più necessario non è per esempio nemmeno utilizzabile come ripostiglio, deve pertanto rimanere completamente vuoto e non ammobiliato. E le autorità fiscali riconoscono un utilizzo generoso delle stanze: mentre ad es. in una casa di cinque locali, abitata da una persona vedova che vive da sola, è possibile una deduzione per sottoutilizzo, ciò non è consentito per una casa di sei locali, che dopo il trasferimento dei figli viene abitata da entrambi i genitori. Analogamente, non si può far valere la deduzione per le abitazioni secondarie.

La Confederazione e quasi la metà dei cantoni prevedono disposizioni simili in merito al sottoutilizzo. Non esistono regolamentazioni di questo tipo nei cantoni AG, AI, AR, BE, BS, FR, GE, JU, LU, NE, NW, SG, SO, TI, VD e ZG, tuttavia il Cantone LU, ad esempio, prevede una deduzione per gli immobili stabilmente a uso proprio se il valore locativo comporta a lungo termine un onere eccessivo rispetto alle risorse disponibili per il sostentamento. Anche il Canton ZH prevede una «normativa per casi di rigore».

Nella maggior parte dei casi, per le imposte federali dirette viene ripreso il calcolo del valore locativo cantonale della propria abitazione. Questo è il caso concreto in 14 cantoni. In altri cantoni si applica una maggiorazione o una deduzione. Per quanto riguarda il valore locativo della propria abitazione, VD garantisce una deduzione del 35% sull’imposta cantonale e del 10% sulle imposte federali dirette.

7. Deduzioni per le spese di manutenzione

In contropartita, nel computo del valore locativo come reddito il contribuente può far valere le deduzioni per gli interessi ipotecari. È inoltre possibile effettuare deduzioni per la manutenzione della proprietà di abitazioni:

  • Manutenzione dell’edificio e del giardino che ha come obiettivo la conservazione del valore e non il suo incremento: ad es. lavori di imbiancatura, agli impianti sanitari, di lattoneria, di falegnameria e di giardinaggio (incl. sostituzione di apparecchi da giardino e piante pluriennali).
  • Lavori di riparazione agli impianti di riscaldamento, installazioni, apparecchi da incasso, ecc.: se per esempio si rompe il riscaldamento a olio, potete dedurre il costo della riparazione, dei pezzi di ricambio o dei nuovi impianti tecnici. Sono deducibili anche gli abbonamenti di assistenza per riscaldamento, asciugatrice, lavatrice ecc.
  • Misure per la tutela dell’ambiente e il risparmio energetico: in genere sono previste deduzioni molto generose per le imposte cantonali e comunali nonché l’imposta federale diretta. Chi per esempio sostituisce un vecchio riscaldamento a olio con una moderna pompa di calore con sonda geotermica può in genere dedurre integralmente questi investimenti. Indipendentemente dal fatto che l’investimento sia più costoso rispetto alla semplice sostituzione con un impianto dello stesso valore. È possibile dedurre anche le finestre a risparmio energetico di buona qualità. Lo stesso incentivo fiscale vale di norma per gli impianti solari. La maggior parte delle direttive cantonali consente peraltro di dedurre le misure di conservazione dei monumenti.
  • Premi assicurativi: sono deducibili anche i premi per le assicurazioni relative agli edifici (assicurazione stabili, assicurazione contro acqua e rottura vetri nonché assicurazione responsabilità civile per gli edifici).

I comproprietari di piani possono dedurre, oltre alle spese di manutenzione per il proprio appartamento, anche i versamenti nel fondo di rinnovo e amministrazione della comunione dei proprietari per piani (nella misura in cui i mezzi non siano destinati a investimenti migliorativi).
Potete far valere i costi di manutenzione effettivi o un forfait. Quest’ultimo dipende dall’età del vostro immobile: per gli oggetti fino a dieci anni è possibile dedurre presso la Confederazione e la maggior parte dei cantoni il 10%, per gli immobili più vecchi il 20% (a BL e SH 25%). Importante: alcuni cantoni concedono una deduzione forfettaria del 20% anche per gli immobili di età inferiore a dieci anni: AI, BL, SG, SZ (15%), VD (per proprietà esplicitamente a uso proprio) e ZH. Nei cantoni AI, SG e SZ le deduzioni forfettarie si applicano solo agli immobili che servono principalmente a fini abitativi.

Fate valere l’importo forfettario o i costi effettivi, a seconda della variante più conveniente nel periodo fiscale in questione. Nei prossimi anni, tuttavia, emerge una limitazione delle detrazioni autorizzate, in parallelo all’abolizione del valore locativo proprio. Questo cambiamento suggerisce di anticipare i lavori di rinnovamento e ristrutturazione pluriennali al fine di poter beneficiare il più possibile delle attuali deduzioni complete. A proposito: potete dedurre tutti i costi di manutenzione effettivi, anche se superano il valore locativo.

Come per il proprio domicilio, anche per un appartamento o una casa di vacanza il valore locativo a uso proprio deve essere tassato come reddito. Allo stesso modo potete dedurre le spese di manutenzione dalle imposte. Se l’oggetto di vacanza viene concesso in affitto ammobiliato, è di norma possibile dedurre anche il 20% dell’affitto per l’usura della mobilia.

8. Lotteria

Se vincete alla lotteria, guadagnate il doppio. Gli utili della lotteria fino a un milione di franchi sono esenti da imposte. Inoltre dalle singole vincite potete dedurre il 5% o al massimo 5000 franchi come costo della puntata. Il 1o gennaio 2019 è entrata in vigore la nuova Legge sui giochi in denaro. Solo in caso di vincite consistenti superiori a 1 milione di franchi, il fisco può nuovamente intervenire.

La stessa regola vale per le vincite derivanti da scommesse sportive, grandi giochi di abilità e partecipazione online a giochi da casinò, a condizione che siano autorizzati in Svizzera.

Fai del bene e risparmia sulle imposte.

9. Donazioni a organizzazioni di pubblica utilità

Chi rende gli altri partecipi del proprio benessere economico con delle donazioni può dedurre fiscalmente tali importi. Per le donazioni a organizzazioni di pubblica utilità è possibile dedurre, per quanto riguarda l’imposta federale e la maggior parte delle imposte cantonali, fino al 20% del reddito netto (JU 10% e NE 5%). Soltanto BL non prevede un limite massimo. Alcuni cantoni hanno un importo minimo di 100 o più franchi. A tal fine deve trattarsi di istituzioni esenti da imposte in Svizzera. È inoltre necessaria una ricevuta che certifica la donazione.

10. Versamenti ai partiti e ai sindacati

Poiché i partiti svolgono una funzione politica importante, lo Stato ricompensa i contributi dei soci e le donazioni ai partiti con la possibilità di deduzione fiscale. Questo secondo il motto: «Fai del bene e risparmia sulle imposte». Potete quindi dedurre i contributi ai partiti politici dalle imposte federali per un importo massimo di 10’000 franchi; per quanto riguarda le imposte cantonali addirittura fino a 20’000 franchi (SO, SG, VS, ZG, ZH). Nel Canton SH è consentita una deduzione di 15 000 franchi, in UR e VD di 10 100 franchi, in TG 10’000 franchi. Deduzioni massime a quattro cifre sono ammesse nei cantoni LU (5300), BE (5200), FR/JU (5000) e AG (3000). In NW la deduzione per donazioni volontarie e contributi ai partiti politici nel complesso è limitata al 20% del reddito netto.

Le quote associative ai sindacati non sono fiscalmente deducibili come spese professionali a livello federale, ma lo sono nella maggior parte dei cantoni (eccezioni: AI, NE, NW, OW, SZ, UR, ZG).

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