Senza lavoro – cosa succede con la cassa pensioni?

Chi perde il lavoro non solo deve riorientarsi dal punto di vista professionale, ma deve anche attivarsi per quanto riguarda la propria situazione previdenziale: se perdete il vostro lavoro, perderete anche la copertura previdenziale fornita dalla vostra precedente cassa pensioni e anche l’avere previdenziale che avete risparmiato fino a quel momento deve essere ricollocato. Ecco come procedere.

Mettere in sicurezza la previdenza per la vecchiaia: iscriversi all’URC o alla CAD

Vantaggio: copertura contro l’invalidità e il decesso

https://www.arbeit.swiss/secoalv/it/home/menue/institutionen-medien/adressen—kontakte.htmlPrima di tutto, occupatevi della vostra AVS. Infatti, chi lascia o perde il proprio posto di lavoro, ma non va in pensione, nella maggior parte dei casi deve uscire dalla cassa pensioni. Ciò significa che, una volta disdetto il rapporto di lavoro, la precedente cassa pensioni vi assicura solo per 30 giorni contro i rischi di decesso e invalidità. Successivamente è l’ufficio regionale di collocamento (URC) o la Cassa di disoccupazione (CAD) ad assumersi il rischio, a condizione che vi iscriviate. Chi percepisce l’indennità di disoccupazione è infatti automaticamente assicurato contro l’invalidità e il decesso presso la Fondazione istituto collettore LPP, anche se solo nella misura del limite minimo previsto dalla legge sulle casse pensioni.

Ulteriore vantaggio: continuare a versare i contributi AVS e al pilastro 3a

L’iscrizione presso l’URC o la CAD ha ulteriori vantaggi:

  • I contributi AVS continueranno a essere versati dall’indennità giornaliera di disoccupazione, in modo da evitare lacune contributive nella copertura AVS.
  • La riscossione delle indennità giornaliere dà diritto a effettuare versamenti nel pilastro 3a anche quando si è disoccupati.

Gli averi della cassa pensioni devono essere trasferiti

Ora passiamo al vostro avere nella cassa pensioni. Visto che la protezione previdenziale offerta dall’URC e dall’AD copre solo i rischi di decesso e invalidità, avete bisogno di una soluzione per il vostro risparmio per la vecchiaia. Ciò significa che il denaro risparmiato presso la vostra cassa pensioni deve essere trasferito. Per «parcheggiare» il cosiddetto capitale di libero passaggio per il periodo di disoccupazione esistono diverse opzioni.

Devo collocare il mio avere della cassa pensioni?

L’avere della cassa pensioni, il cosiddetto capitale di libero passaggio, può essere investito in diversi modi:

  • Soluzione di libero passaggio presso una banca: potete trasferire il vostro avere previdenziale a un conto di libero passaggio, ad esempio presso la Banca Migros. La data di versamento può essere scelta in modo flessibile, ossia al più presto cinque anni prima e al più tardi cinque anni dopo il raggiungimento dell’età AVS, e la disdetta (compreso il trasferimento a un altro offerente) è possibile in qualsiasi momento e senza termini di preavviso. Oltre a un tasso d’interesse preferenziale, il conto di libero passaggio offre la massima flessibilità. Potete così investire l’intero capitale o anche solo una parte degli averi del conto di libero passaggio in fondi previdenziali di vostra scelta, in base al vostro profilo di rischio personale.
  • Consiglio fiscale: dal punto di vista fiscale nella maggior parte dei casi è opportuno ritirare gli averi di libero passaggio tardivamente, in quanto i proventi da interessi e dividendi non sono tassati come reddito e il capitale non è soggetto a tassazione come patrimonio. Nel caso di patrimoni previdenziali più consistenti, potete anche risparmiare sulle imposte trasferendo i capitali previdenziali risparmiati su due conti di libero passaggio e prelevandoli in modo scaglionato. I due conti devono essere aperti presso fondazioni o banche diverse, altrimenti la procedura potrebbe essere considerata un’elusione fiscale.
  • Polizza di libero passaggio di un’assicurazione: potete trasferire il capitale anche a una compagnia di assicurazioni. Anche qui l’avere è ben protetto e il diritto alle prestazioni assicurative è garantito in qualsiasi momento. Nella maggior parte dei casi, sono assicurati un capitale in caso di vita alla scadenza e un capitale in caso di decesso, che voi o i vostri superstiti percepirete in ogni caso. Tuttavia, i costi che ne derivano sono elevati, motivo per cui con una breve durata assicurativa è possibile anche subire una perdita. Inoltre, la soluzione assicurativa offre una flessibilità nettamente inferiore rispetto a un conto di libero passaggio presso una banca.
  • Trasferimento alla Fondazione istituto collettore LPP: se non indicate alla vostra cassa pensioni a quale banca o assicurazione trasferire il vostro capitale di libero passaggio, il vostro avere sarà trasferito automaticamente alla Fondazione istituto collettore LPP. Come già accennato, questo istituto non solo assicura i disoccupati contro l’invalidità e il decesso, ma è anche autorizzato a investire le prestazioni di libero passaggio e offre a tal fine conti di libero passaggio a norma di legge.

Esaminare le opzioni: prelievo anticipato degli averi della cassa pensioni

Volete avviare un’attività autonoma dopo essere rimasti disoccupati o intendete emigrare? In tal caso è possibile effettuare un prelievo anticipato degli averi della cassa pensioni. Le opzioni in sintesi:

  • Finanziamento del lavoro autonomo: il prelievo anticipato consente la messa a disposizione del capitale iniziale per costituire o espandere la propria azienda. Il prelievo deve essere connesso all’attività commerciale e richiede un attento esame.
  • Trasferimento del domicilio all’estero: in caso di trasferimento all’estero è possibile prelevare l’intero capitale di previdenza. Vanno tuttavia presi in considerazione alcune limitazioni e aspetti fiscali specifici di ciascun Paese.
  • Per superare momenti di difficoltà finanziaria: il prelievo anticipato in base a questa condizione è possibile solo secondo requisiti rigorosi e spesso è limitato a casi particolari di difficoltà.
  • Percezione di una rendita AI completa: le persone che percepiscono una rendita completa dell’AI e la cui capacità di guadagno è compromessa in modo permanente possono accedere agli averi della cassa pensioni a determinate condizioni.
  • Acquisto di un immobile: il motivo più comune per un prelievo anticipato è l’acquisto o la costruzione di una proprietà abitativa a uso proprio. Molte persone ricorrono a questa opzione per apportare il capitale proprio necessario o per ridurre ipoteche esistenti. I versamenti parziali sono peraltro consentiti solo in caso di acquisto di proprietà abitativa, in tutti gli altri casi dovrete chiudere il conto o disdire la polizza.

Ciascuno di questi motivi per un prelievo anticipato deve essere esaminato attentamente, poiché riduce il capitale disponibile al momento dell’età di pensionamento ordinaria e può quindi influire sull’ammontare della futura rendita di vecchiaia. È quindi molto importante prendere una decisione ponderata, che tenga conto sia delle esigenze a breve termine che della sicurezza finanziaria a lungo termine.

Disoccupati poco prima del pensionamento

Due opzioni

Particolari questioni previdenziali insorgono per le persone che rimangono disoccupate pochi anni prima dell’età di pensionamento AVS ordinaria. Due sono le opzioni:

  • Rimanere nell’attuale cassa pensioni: in caso di licenziamento da parte del datore di lavoro, gli assicurati a partire dai 58 anni hanno la possibilità di continuare a essere assicurati presso l’attuale cassa pensioni. Tuttavia, con questa variante, il collaboratore deve versare autonomamente i propri contributi e quelli del datore di lavoro per i rischi di decesso e invalidità nonché le spese amministrative.
  • Pensionamento anticipato: molte casse pensioni prevedono la possibilità di un pensionamento anticipato, ad esempio a partire dai 58 o 60 anni. Se, dopo aver raggiunto questo limite di pensionamento anticipato, rimanete disoccupati per motivi economici, potete combinare la pensione anticipata con le indennità giornaliere di disoccupazione. Queste vengono però ridotte in misura proporzionale.

Pensionamento anticipato involontario: esempio di calcolo

Ipotizziamo che il vostro ultimo stipendio prima del pensionamento ammontasse a 8000 franchi. L’intera indennità giornaliera di disoccupazione, pari al 70%, ammonta quindi a 5600 franchi. Se in seguito al pensionamento anticipato ricevete contemporaneamente una rendita di 3500 franchi ad esempio, la vostra indennità giornaliera sarà ridotta di questo importo a 2100 franchi.

Alcuni datori di lavoro possono attenuare le ripercussioni finanziarie di un pensionamento anticipato involontario con un’indennità di uscita. La Confederazione e la maggior parte dei cantoni tassano questa liquidazione in capitale a un’aliquota fiscale preferenziale ridotta, ossia alla stessa aliquota applicata al versamento di capitale 3a o della cassa pensioni. Ma questo vale tuttavia solo

  • se la persona che ha optato per il pensionamento anticipato ha almeno 55 anni e cessa definitivamente la propria attività lucrativa principale e
  • se, in seguito al pensionamento anticipato, si verifica una lacuna previdenziale.

Se, invece, l’indennità di uscita è tassata a un’aliquota normale, può essere opportuno versare l’importo nella cassa pensioni. (Naturalmente a condizione che vi sia una lacuna previdenziale nella cassa pensioni). Il versamento può essere quindi dedotto dall’imposta sul reddito e può in un certo senso «neutralizzare» la tassazione dell’indennità di uscita.

E se non percepite nessuna indennità di uscita in aggiunta all’offerta di pensionamento anticipato? In questo caso, a seconda delle vostre opportunità sul mercato del lavoro, può essere vantaggioso rinunciare alla pensione anticipata e iscriversi presso l’URC o la CAD per ricevere l’indennità di disoccupazione del 70% senza riduzioni. Parallelamente potete trasferire la prestazione di libero passaggio della vostra cassa pensioni sul conto di libero passaggio presso una banca, alla polizza di libero passaggio di una compagnia di assicurazioni o alla Fondazione istituto collettore LPP.

Domande sulla previdenza? Insieme troviamo le risposte.

Pensate già da ora al futuro e create un’importante riserva per la vecchiaia. Quanto prima cominciate con i versamenti durante la vita lavorativa, tanto più beneficerete dei risparmi fiscali, degli interessi preferenziali e dell’effetto degli interessi composti. Evitate a monte le lacune previdenziali. Qualunque cosa vi interessi, vi forniamo una consulenza personale e facciamo chiarezza su ogni aspetto.

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