Il problema globale dei rifiuti: come le innovazioni possono contribuire a risolvere il problema

Le montagne di rifiuti in aumento in tutto il mondo minacciano tanto l’ambiente quanto la salute delle persone. Ecco perché in ambito di gestione rifiuti occorre un approccio innovativo e sostenibile nonché metodi di imballaggio più ecologici.

Soluzioni innovative

Secondo l’Ufficio federale dell’energia, in Svizzera i settori alloggio, alimentazione e mobilità sono responsabili di circa il 70% dell’impatto ambientale, sottolineando l’importanza di implementare soluzioni sostenibili in questi settori, in particolare in ottica di gestione rifiuti.

Il problema dei rifiuti non è però affatto limitato alla Svizzera: in tutto il mondo ogni anno ne vengono prodotti due miliardi di tonnellate, di cui una gran parte non correttamente smaltita. Questa prassi causa danni ambientali, porta all’inquinamento degli oceani, dell’aria e del suolo, alla riduzione della biodiversità e causa notevoli rischi per la salute di esseri umani e animali.

Aziende come Derichebourg, Renewi, Unilever e Coolrec hanno identificato le sfide in questo ambito. Derichebourg ha creato catene di riciclaggio complete che consentono il trattamento efficiente di un’ampia gamma di materiali. Questi processi vanno dalla raccolta alla lavorazione dei rottami metallici e contribuiscono alla salvaguardia delle risorse. Renewi e Coolrec si concentrano sulla lavorazione di rifiuti elettronici, giocando un ruolo chiave nell’economia circolare. I metodi applicati consentono di recuperare materiali preziosi e di ridurre il fabbisogno di nuove materie prime. Unilever dal canto suo punta a minimizzare la propria impronta di rifiuti grazie a un’economia circolare delle materie plastiche, stimolando metodi di produzione più sostenibili.

Orientamento tecnologico e politico

I progressi nelle scienze dei materiali, la digitalizzazione e l’automazione promuovono metodi di riciclaggio innovativi e sistemi di smaltimento più efficienti. L’intelligenza artificiale per la raccolta differenziata, come quella utilizzata da Recycleye in Gran Bretagna, e i materiali biodegradabili, che acquisiscono un’importanza sempre maggiore nei consumi quotidiani, sono esempi di queste innovazioni nella lotta per contrastare le montagne di rifiuti.

Allo stesso tempo, è indispensabile che questi approcci innovativi nel settore industriale siano affiancati dall’impegno dei governi e delle singole persone. Leggi e programmi di sostegno sono fondamentali per promuovere la riduzione dei rifiuti e gli investimenti nelle tecnologie sostenibili.

Altrettanto importante la sensibilizzazione e l’educazione della popolazione: campagne e iniziative educative diffondono la presa di coscienza sulla problematica e stimolando un consumo più consapevole nonché uno stile di vita «zero waste» o «lower waste». Zero waste indica uno stile di vita che prevede di non produrre rifiuti; lower waste invece di ridurre il più possibile la produzione.

Il settore finanziario come catalizzatore per l’innovazione

In Svizzera, le misure orientate a un’economia circolare acquisiscono sempre più importanza.  L’economia circolare tiene conto dell’intero ciclo di vita di un prodotto, dall’estrazione delle materie prime al design, alla produzione e alla distribuzione, fino all’utilizzo e infine al riciclaggio. Mantenere prodotti e materiali all’interno di questo ciclo richiede un ripensamento di tutte le parti coinvolte.

I progressi tecnologici e le politiche di sostegno non sono gli unici motori delle innovazioni in materia di gestione rifiuti; anche il settore finanziario gioca un ruolo decisivo. Gli investimenti in aziende di riciclaggio innovative che sviluppano soluzioni sostenibili sono di fondamentale importanza e offrono al contempo opportunità di investimento interessanti e promettenti incentrate sulla sostenibilità. Ad esempio, green bond e fondi di investimento sostenibili consentono di investire in aziende impegnate nella riduzione dei rifiuti e nell’impiego efficiente ed ecocompatibile delle risorse.

Un esempio di un’iniziativa in questo senso è l’Associazione olandese degli investitori per lo sviluppo sostenibile (VBDO), attiva nella creazione di un mercato dei capitali sostenibile, che tenga conto non solo di criteri finanziari, ma anche sociali ed ecologici. L’organizzazione conduce annualmente benchmark e studi per valutare e promuovere le pratiche di investimento sostenibili di grandi investitori come casse pensioni, assicurazioni e banche. Il benchmark VBDO valuta ad esempio gli investimenti delle 50 maggiori casse pensioni e delle 30 principali compagnie assicurative dei Paesi Bassi, concentrandosi in particolare su cambiamento climatico e biodiversità. Nel quadro di una recente iniziativa, la VDBO ha chiesto alle aziende di intraprendere provvedimenti concreti per ridurre la plastica monouso e fornire trasparenza sul proprio consumo. Emerge chiaramente come la VDBO inviti sia gli investitori finanziari sia le aziende da loro finanziate a cambiare le proprie prassi.

Verso un futuro sostenibile

La soluzione al problema mondiale dei rifiuti richiede un approccio coordinato a diversi livelli, che includa innovazioni tecnologiche, politiche di sostegno e partecipazione del settore finanziario. Agendo insieme e investendo in soluzioni sostenibili, in quanto società possiamo plasmare un futuro privo di rifiuti. La collaborazione tra politica, economia e popolazione è indispensabile per raggiungere cambiamenti sostenibili sul lungo periodo; l’educazione e l’informazione giocano un ruolo chiave nell’aumentare la consapevolezza dell’impatto ambientale dei rifiuti e promuovere un cambiamento comportamentale. Solo attraverso l’impegno comune saremo in grado di ridurre le montagne di rifiuti e lasciare alle generazioni future un ambiente più sano e pulito.

Fonti:

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