Dogs of the Dow 2025: battere l’indice con i dividendi?

«Dogs of the Dow» è una semplice strategia d’investimento in azioni statunitensi che punta ai titoli dell’indice Dow Jones con i migliori dividend yield. Leggete come funziona a lungo termine questa strategia e a quali fattori occorre prestare attenzione.

Come funziona la strategia d’investimento «Dogs of the Dow»?

  • L’indice azionario americano Dow Jones Industrial Average comprende 30 grandi gruppi industriali statunitensi tra cui Amazon, Apple, McDonald’s, Nvidia, Visa e Walmart.
  • All’inizio dell’anno civile, tra questi 30 titoli si selezionano le dieci azioni con il miglior dividend yield nell’ultimo giorno di negoziazione dell’anno precedente (si rapporta cioè il prezzo di chiusura di ogni titolo azionario con il relativo dividendo distribuito).
  • Quindi si investe equamente in questi dieci titoli e li si mantiene per il resto dell’anno civile. All’inizio dell’anno successivo si ripete l’operazione, creando una nuova top ten.

Qual è l’idea alla base?

  • I grandi gruppi rappresentati nell’indice Dow Jones sono fortemente affermati nei rispettivi mercati, si distinguono per un’elevata redditività e dispongono di bilanci solidi. Tutti questi sono fattori che possono sostenere un andamento positivo dei corsi a lungo termine. L’idea dei «Dogs of the Dow», quindi, parte dal presupposto che i prezzi di queste azioni di qualità possano scendere solo temporaneamente e che offrano vantaggiose opportunità d’ingresso.
  • Le flessioni delle quotazioni vengono valutate in base ai dividend yield. Se questo indicatore è elevato, lo si interpreta così: la situazione commerciale della società consente ancora una distribuzione di dividendi relativamente elevata; la flessione potrebbe dunque essere eccessiva.

Chi ha inventato la strategia d’investimento «Dogs of the Dow»?

L’economista Michael B. O’Higgins ha presentato questa strategia per la prima volta nel 1991, nel libro «Beating the Dow», dove ha utilizzato il termine «Dogs of the Dow». Nel linguaggio colloquiale americano, «Dogs» sta a significare qualcosa di poco valore. Un investimento secondo la strategia «Dogs of the Dow» equivale infatti a un investimento in azioni sottovalutate.

Che risultati dà la strategia d’investimento «Dogs of the Dow»?

  • Per molto tempo, i «Dogs of the Dow» hanno sovraperformato l’indice generale Dow Jones. Tuttavia, nel periodo intercorso tra la crisi finanziaria del 2007/2008 e l’anno della pandemia da coronavirus 2020, sono aumentati gli anni in cui i «Dogs of the Dow» hanno sottoperformato l’indice generale. Da un lato, ciò è dovuto al fatto che i «Dogs of the Dow» includono azioni finanziarie sovrarappresentate che, negli ultimi anni, hanno attraversato fasi con forti perdite di corso. Dall’altro lato, le azioni tecnologiche a forte crescita sono sottorappresentate, perché tradizionalmente distribuiscono solo dividendi bassi.
  • Nel 2024, il rendimento dei «Dogs of the Dow» è rimasto chiaramente indietro rispetto all’indice generale Dow Jones (cfr. tabella seguente). Resta da vedere in che modo si evolveranno le tendenze. A ogni modo, le differenze di performance a lungo termine tra «Dogs of the Dow» e l’indice generale Dow Jones dipendono fortemente dal periodo di osservazione a cui si fa riferimento.
Raffronto tra i rendimenti Dogs of the Dow e Dow Jones
 Anno borsistico Dogs in % Dow Jones in %
2024 -3.7 12.9
202310.114.4
20222.2-8.8
202125.321.0
2020-12.67.2
201915.522.3
20180.0-3.7
201719.425.1
201616.113.4
2015-1.2-2.2
20147.07.5
201330.328.1
20125.77.3
201112.25.5
201015.511.0
200912.918.8
2008-41.6-33.5
2007-1.46.4
200630.319.1
2005-5.11.7
20044.45.3
200328.728.3
2002-8.9-15.0
2001-4.9-5.4
20006.4-4.7
2000-2024 p.a.5.26.3

Fonti: moneyzine.com, admiralmarkets.com, horanewalth.com

Svantaggi di questa strategia d’investimento

  • Non offre alcuna garanzia di sovraperformare l’indice: come indicato in precedenza, la strategia d’investimento «Dogs of the Dow» non garantisce di superare l’indice generale Dow Jones. Da una parte, questo dipende dalle tendenze generali dei mercati finanziari, che rendono temporaneamente alcuni settori più o meno allettanti. Dall’altra parte, questa strategia ha un problema specifico: talvolta, nella lista possono insinuarsi titoli in costante declino che per anni intaccano soprattutto la sostanza. Dal 1997 al 2008, ad esempio, la casa automobilistica General Motors, con il suo elevato rendimento da dividendi, è finita costantemente sotto i «Dogs of the Dow», sebbene con questo titolo le investitrici e gli investitori registrassero costanti perdite di corso.
  • Fai da te: per le azioni «Dogs of the Dow» non esiste un prodotto finanziario (fondi, ETF, prodotto strutturato). Quindi, in sostanza, chi investe deve acquistare singolarmente i titoli e comporre e gestire personalmente la selezione.
  • Conseguenze fiscali: i «Dogs of the Dow» hanno dividend yield relativamente generosi, che non riguardano soltanto le imposte sul reddito svizzere. L’autorità fiscale statunitense applica ai pagamenti dei dividendi un’imposta alla fonte e una ritenuta aggiuntiva pari complessivamente al 30%; è tuttavia possibile richiederne il rimborso.

Vantaggi della strategia d’investimento

  • Una buona performance a lungo termine: anche se i «Dogs of the Dow» non riescono a battere l’indice generale Dow Jones ogni anno, offrono comunque un rendimento solido nel corso degli anni.
  • Onere contenuto: rispetto ad altre strategie d’investimento attive, gli oneri e i costi risultano gestibili. Una volta all’anno, ossia all’inizio dell’anno, occorre ricomporre il portafoglio di dieci titoli. Le informazioni sulla selezione dei titoli sono disponibili gratuitamente online, ad esempio su dogsofthedow.com.
  • Reddito da dividendi: chi, oltre agli utili di corso, gradisce anche proventi regolari sotto forma di redditi da dividendi, si troverà bene con i «Dogs of the Dow».

Quali sono i «Dogs of the Dow» 2025?

  • Nella tabella seguente trovate i «Dogs of the Dow» 2025, sulla base dei corsi di chiusura del 2024. Se perseguite la strategia d’investimento «Dogs of the Dow», investite in parti uguali nei dieci titoli e manteneteli fino alla fine del 2025.
  • All’inizio del 2026 riorganizzate il portafoglio, investendo in parti uguali nelle azioni «Dogs of the Dow» con i corsi di chiusura del 2025.
«Dogs of the Dow» 2025
AzioneRendimento da dividendi in %,
base corso di chiusura 2024
Verizon6.8
Chevron4.5
Amgen3.7
Johnson & Johnson3.4
Merck3.3
Coca-Cola3.1
IBM3.0
Cisco2.7
McDonald’s2.4
Procter & Gamble2.4

Fonte: dogsofthedow.com

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