La «marcia trionfale» delle energie rinnovabili proseguirà e nei prossimi anni diventeranno la fonte di energia più importante. La svolta energetica offre grandi opportunità a chi investe.
Nel primo semestre del 2020 la domanda di energia è diminuita in tutto il mondo in seguito al lockdown. Solo nel primo trimestre la domanda di energia generata dalle centrali a carbone è diminuita dell’otto percento, quella di petrolio del cinque percento. Le energie rinnovabili, invece, sono leggermente aumentate. Questa evoluzione è sintomatica della tendenza nel settore energetico: la svolta energetica subisce un’accelerazione, mentre l’energia pulita si appresta a guadagnare rapidamente terreno.
Sono necessari obiettivi ambiziosi
Sempre più paesi, tra cui anche la Svizzera, si prefiggono l’obiettivo di diventare climaticamente neutri entro il 2050. La Cina, che oggi emette la maggior parte dell’anidride carbonica (CO2), ha annunciato di voler ridurre a zero le emissioni di gas serra entro il 2060. Sono necessari obiettivi ambiziosi anche quando si vuole riuscire a limitare il riscaldamento globale a meno di 2, se possibile a 1,5 gradi Celsius.
Il consumatore stabilisce il ritmo
Le direttive imposte dallo stato costituiscono la base per un’efficace svolta climatica. Tuttavia, il principale motore della trasformazione del settore energetico non è la regolamentazione, bensì il consumatore. Negli ultimi anni, la consapevolezza sociale dell’urgenza di un cambiamento radicale nell’uso delle nostre risorse naturali è notevolmente aumentata. Oggi i consumatori sono sempre più disposti a investire in un futuro sostenibile. Anche tra le imprese si percepisce questa atmosfera di rinnovamento. La sostenibilità diventa sempre più parte integrante di una politica aziendale orientata a lungo termine.
Parallelamente alla più ampia accettazione dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, il suo prezzo è sceso a tal punto da diventare assolutamente competitivo rispetto all’energia fossile dal punto di vista economico. Quattro quinti di tutti i progetti solari ed eolici attuati nel 2020 producono energia che per i consumatori è più conveniente rispetto a qualsiasi alternativa fossile. Con l’aumento della crescita delle energie sostenibili, le economie di scala permetteranno un ulteriore calo dei prezzi. Questi sviluppi accelerano il cambiamento e costituiscono la base per la «marcia trionfale» delle energie rinnovabili nei prossimi decenni.
L’energia rinnovabile è diventata economicamente competitiva
L’elettrificazione è il catalizzatore
L’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) stima che entro il 2050 la percentuale di elettricità nel consumo globale di energia aumenterà dall’attuale 20% al 50%. L’elettricità diventa la forma di energia più importante. L’ampia elettrificazione dei trasporti e dell’industria, due settori che insieme sono responsabili di gran parte del consumo energetico e, di conseguenza, di elevate emissioni di CO2, rappresenta il catalizzatore della svolta energetica.
L’energia solare ed eolica assumono un ruolo di leader
Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (AIE), nel 2024 l’energia solare ed eolica sostituirà il carbone come principale fonte di energia. Nel prossimo decennio la produzione di energia elettrica dall’energia solare dovrebbe essere più che quadruplicata, mentre per l’energia eolica si prevede una produzione triplicata. L’energia solare ed eolica saranno quindi i principali fattori di crescita nel settore delle energie rinnovabili nel nuovo decennio. Nel complesso, l’aumento della capacità delle energie rinnovabili sarà sufficientemente grande da poter soddisfare tutto il fabbisogno energetico aggiuntivo.
Anche altre fonti di energia rinnovabili continuano a essere importanti: l’energia idroelettrica, grazie alla sua disponibilità flessibile, è eccellente per colmare eventuali lacune nella produzione fortemente altalenante di energia solare ed eolica. La bioenergia copre già oggi una parte significativa del fabbisogno energetico alternativo nel settore dei trasporti. La loro importanza aumenterà soprattutto in settori difficili da elettrificare come l’industria aeronautica, la navigazione e l’industria pesante.
Energia rinnovabile prima della fase di crescita
L’ammodernamento dell’infrastruttura di rete si rende necessario
La produzione tradizionale di energia è ben allineabile alle fluttuazioni del fabbisogno energetico. Se si ha bisogno di più energia, se ne produce di più – e viceversa. Inoltre, la produzione avviene tendenzialmente laddove l’energia è necessaria. Le energie rinnovabili sono meno flessibili: ad esempio, la produzione di energia eolica e solare dipende dalle condizioni meteorologiche. Ciò rende la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili piuttosto incline alle fluttuazioni. La produzione deve avvenire in luoghi in cui le risorse naturali sono abbondanti e il più possibile presenti in modo costante – solitamente il luogo di produzione è molto lontano dai centri urbani in cui l’energia viene consumata.
Le attuali reti elettriche non rispondono a tali requisiti: la transizione energetica richiede un ammodernamento dell’infrastruttura di rete. Ciò deve garantire che nelle zone urbane arrivi sufficiente elettricità dalle grandi aree di produzione. Il passaggio a reti di corrente continua promette notevoli incrementi di efficienza nel trasporto di energia elettrica su lunghe distanze.
Anche la successiva distribuzione ai consumatori finali deve diventare più flessibile viste le fluttuazioni della produzione. Qui entrano in gioco le reti intelligenti. Le cosiddette «Smart Grids» prevedono il relativo fabbisogno energetico regionale in base a grandi quantità di dati e a un’intelligenza artificiale, garantendo una distribuzione flessibile e adatta alle esigenze. Inoltre tengono conto anche della produzione locale di energia elettrica, ad esempio la produzione di energia solare sui tetti domestici. Una rete elettrica di questo tipo costituisce la base per un consumo efficiente e contribuisce in modo decisivo al conseguimento degli obiettivi climatici.