5 x 10 consigli fiscali per il 2016 – Parte 1: Deduzioni professionali e generali

Utilizzando correttamente le deduzioni fiscali è possibile ridurre le proprie uscite in misura notevole. Nella prima parte del nostro dossier fiscale approfondiamo le principali deduzioni professionali e generali. Inoltre spieghiamo le novità importanti per i contribuenti.

Forse vi servite del computer anche per compilare la dichiarazione fiscale. È un modo pratico e molto più rapido. Alcune deduzioni sono addirittura riprese automaticamente dal sistema. Ma attenzione a non farvi trarre in inganno, perché molte deduzioni devono essere inserite di persona, altrimenti vanno perse. L’ottimizzazione delle deduzioni è dunque diventata sempre più uno «sport popolare». Infatti, nel nostro sistema fiscale queste agevolazioni rivestono ormai un’importanza enorme:

Per la sola imposta federale diretta si avvicinano ai 10 miliardi di franchi l’anno.

Purtroppo la normativa fiscale diventa sempre più complicata, basti pensare ai nuovi massimali per le deduzioni delle spese di trasporto dei pendolari. A seconda dei cantoni si applicano limiti molto diversi e cambia anche la modalità di conteggio delle auto aziendali. Con la nostra serie in materia fiscale, con i suoi 5 x 10 consigli, vogliamo darvi una mano a non perdere la visione d’insieme in questa giungla di regole.

1. Per molti la vita da pendolari diventa più cara

Quella del 2015 sarà l’ultima dichiarazione fiscale in cui è possibile dedurre spese di trasporto illimitate come pendolari. A partire dal prossimo anno si applica una deduzione massima di 3000 franchi per l’imposta federale diretta. Dal momento che il periodo di misurazione ai fini della dichiarazione fiscale 2016 cade nell’anno corrente, l’attuale comportamento come pendolari ha già ripercussioni sulle tasse da pagare.

In alcuni cantoni questa misura comporta solo un lieve aumento dell’onere fiscale, ma in altri il tragitto per recarsi al lavoro diventa molto più costoso. Nel nostro articolo «Deduzioni fiscali per i pendolari: di quanto aumentano le tasse» vi mostriamo gli effetti sulla base di esempi concreti. Inoltre riportiamo una tabella aggiornata con le regole in vigore in tutti i cantoni. L’articolo spiega anche che il cambiamento adottato comporta un trattamento fiscale molto più svantaggioso delle auto aziendali, il che darà certamente adito a numerose discussioni.

2. Deduzioni fiscali anche per i costi della formazione

A partire dal 2016 saranno deducibili tutti i costi della formazione e del perfezionamento professionali. Diventano così più interessanti le riqualificazioni facoltative o le seconde formazioni nonché le spese per l’avanzamento professionale, perché sinora, a differenza dei costi della formazione, non potevano essere dedotte. Questa disposizione rappresenta un netto miglioramento, perché spesso sorgevano difficoltà nella delimitazione, ad esempio se uno studio post diploma era accettato o no dal fisco.

La novità entrerà in vigore con la dichiarazione fiscale 2016, che sarà da compilare il prossimo anno e nella quale andranno già dedotti dal reddito i costi della formazione sostenuti nell’anno corrente. Per l’imposta federale la deduzione massima è di 12’000 franchi l’anno. I cantoni possono introdurre limiti propri: a Zurigo, per esempio, si applica lo stesso massimale di 12’000 franchi, in Ticino sono 10’000 franchi. D’altro canto Ginevra non prevede alcun limite per le imposte cantonali. Tra le spese deducibili si annoverano, oltre alle rette scolastiche, anche i costi per il tragitto, il materiale didattico, i pasti consumati fuori casa e, addirittura, i pernottamenti. In futuro, quindi, oltre il 90 percento dei contribuenti può dedurre le spese sostenute per la formazione e il perfezionamento che, tuttavia, devono essere dimostrate e non possono essere pagate o rimborsate dal datore di lavoro.

Dalla disposizione rimangono tuttora esclusi i costi della formazione primaria. Per esempio, l’apprendistato o l’istruzione di primo ciclo continua a non essere deducibile. Non saranno accettati neppure i corsi di lingue senza un minimo legame con il lavoro né altri corsi per il tempo libero.

3. Pasti fuori casa: il criterio dei 30 minuti

In totale le agevolazioni fiscali concesse per i pasti consumati fuori casa raggiungono il mezzo miliardo di franchi l’anno. È dunque una delle voci più proficue nella dichiarazione fiscale. In concreto il forfait deducibile per ogni pasto principale fuori casa è pari a 15 franchi. Se il datore di lavoro versa un’indennità per i pasti, è possibile dedurne solo la metà, ossia 7.50 franchi, ma in caso di una distanza ridotta tra l’abitazione e il luogo di lavoro il fisco non accetta la deduzione. La Commissione di ricorso in materia di contribuzioni ha deciso che la pausa di mezzogiorno a casa, per risultare ammissibile, non deve essere inferiore ai 30 minuti netti (quindi dopo aver dedotto il tempo necessario per il percorso di andata e ritorno).

4. Home office: le spese per un locale privato di lavoro

L’home office è di moda. Ecco perché ci si chiede sempre più spesso quali siano i requisiti per dedurre dal reddito i costi di un locale privato di lavoro. Le autorità fiscali pongono tre condizioni. La prima è che una parte importante dell’attività professionale deve essere svolta regolarmente in quel locale. In concreto la Commissione di ricorso in materia di contribuzioni parla di due giorni di lavoro a tempo pieno o del 40 percento di un impiego a tempo pieno. Secondariamente, il datore di lavoro stesso non può mettere a disposizione un locale appropriato. I docenti, per esempio, devono poter dimostrare che la sede scolastica è priva degli spazi adeguati per preparare la lezione senza essere disturbati. In terzo luogo, il locale privato deve essere prevalentemente e regolarmente utilizzato per una parte importante dell’attività lavorativa. A queste condizioni il contribuente può dedurre fiscalmente una parte dell’affitto nonché delle spese della luce, del riscaldamento e della pulizia. Tuttavia la prassi in materia seguita dagli uffici di tassazione è restrittiva. Ciò significa che deve essere impossibile svolgere i relativi lavori in ufficio, ad esempio perché manca la calma necessaria oppure il tragitto è troppo lungo.

5. La giungla degli oneri sociali

Le deduzioni degli oneri sociali sono possibili per tutti gli uomini, le donne o le famiglie indipendentemente dal reddito. Sono dunque uguali per i più e i meno abbienti. Tuttavia questo principio vale soltanto all’interno di un singolo cantone, mentre tra cantoni prevale una grande confusione su come trattare concretamente le deduzioni degli oneri sociali: nel cantone di Basilea-Città, per esempio, i coniugi possono dedurre un importo fisso di 35’000 franchi dal loro reddito, i single 18’000. In altri cantoni, tra cui Zurigo o Vaud, questa deduzione non è ammessa, tuttavia le coppie sposate beneficiano di un’apposita tariffa ridotta. Altri cantoni, tra cui Berna, hanno entrambe: una deduzione individuale e una tariffa per le coppie sposate.

Per finire, cantoni come l’Argovia hanno introdotto un cosiddetto splitting: con questo sistema il reddito dei coniugi viene sì sommato, ma poi dimezzato (splitting integrale) o suddiviso per una quota di poco superiore al 50 percento (splitting parziale).

Questa selva di disposizioni comporta che, a seconda dei cantoni, l’onere fiscale può variare molto non solo in base al reddito, ma anche allo stato civile, indipendentemente dall’aliquota fiscale applicata. Un esempio: Basilea-Città ha un’aliquota fiscale elevata, ma le generose deduzioni degli oneri sociali comportano che per una famiglia con un solo reddito da attività lucrativa e due figli l’assoggettamento comincia a partire da un reddito lordo di 66’000 franchi. Chi guadagna meno non paga tasse. Nel canton Zurigo, invece, una famiglia deve pagare le tasse già a partire da un reddito lordo di 39’000 franchi. Nell’Appenzello Interno questa soglia scende addirittura a 23’000 franchi. Altri esempi concreti sono pubblicati nell’articolo: «Le tasse dei Ticinesi nel confronto nazionale».

Nelle deduzioni degli oneri sociali rientrano anche quelle per i figli. I dettagli in materia sono contenuti nella seconda parte della nostra serie sul fisco: Famiglia e unione domestica registrata (data di pubblicazione: 29.1.).

6. Il leasing dell’auto non conviene fiscalmente

Per chi non vuole pagare in contanti la propria auto, il credito privato è più interessante del leasing dal punto di vista fiscale. Infatti, a differenza degli interessi del debito, i canoni del leasing non sono deducibili dall’imposta sul reddito. Dal momento che l’oggetto in leasing rimane di proprietà della società di leasing, il canone non costituisce un interesse da pagare, bensì semplicemente una commissione per la concessione dell’uso. Altre informazioni in materia sono pubblicate qui.

7. Custodire le ricevute delle spese sanitarie – una franchigia elevata ha i suoi vantaggi

Le spese sanitarie che il contribuente deve pagare di persona sono deducibili dall’imposta federale sul reddito. In concreto ciò riguarda la franchigia della cassa malati e la partecipazione alle spese nonché le fatture non pagate dalla cassa malati. Tuttavia questa regola vale solo se l’importo supera il 5 percento del reddito netto. La maggior parte dei cantoni applica lo stesso valore soglia. Sono invece più generosi SZ e GL (3 percento), SG e VS (2 percento) e GE (0,5 percento). A Basilea-Campagna sono deducibili addirittura tutte le spese.
Chi vuole dedurre tutti i costi deve poterli dimostrare nei confronti dell’ufficio di tassazione. Di conseguenza devono essere conservate scrupolosamente le relative ricevute e fatture, ad esempio per l’acquisto di farmaci prescritti dal medico o per le cure del dentista.

Va segnalato inoltre che l’ammontare della franchigia scelta può influire sulla deducibilità fiscale delle spese sanitarie. Questo riguarda in particolare i redditi netti piuttosto bassi. I seguenti esempi illustrano il rapporto:

Esempio di calcolo
Reddito netto:50'000 franchi
di cui limite del 5%:2500 franchi
Caso 1Caso 2
Franchigia2500 franchi300 franchi
Part. alle spese700 franchi700 franchi
Spese dentarie800 franchi800 franchi
Totale spese 4000 franchi1800 franchi
Deduzione1500 franchinessuna

Eccezioni:

  • deduzione forfetaria dei premi assicurativi
  • fatture del medico di 10’000 franchi (avvertenza: una volta esaurita la franchigia, si applica una partecipazione alle spese del 10 percento fino a un massimo di 700 franchi)

8. Come fare con le offerte di beneficenza

Per le offerte a organizzazioni di pubblica utilità è possibile dedurre fino al 20 percento del reddito imponibile o del reddito netto ai fini dell’imposta federale e di gran parte delle imposte cantonali (JU e TI solo 10, NE 5 percento). Basilea-Campagna è l’unico cantone senza limite massimo. In alcuni cantoni viene tuttavia applicato un importo minimo, il più alto a San Gallo con 500 franchi. Esistono differenze anche sui giustificativi da presentare: nel canton Obvaldo tutte le offerte devono essere provate, mentre in Turgovia solo a partire da un importo superiore a 1000 franchi. Per evitare discussioni su quali siano le organizzazioni di pubblica utilità, la maggior parte dei cantoni pubblica su Internet un elenco degli enti riconosciuti.

Le quote versate ai partiti politici possono essere considerate fino a 10’100 franchi per l’imposta federale, mentre nei cantoni la deduzione va da 0 franchi (AI) a 20’000 franchi (SG, SO, ZG, ZH).

9. Il fisco premia chi fa servizio nei pompieri e riveste cariche pubbliche

Dall’anno di contribuzione 2013 il soldo dei pompieri è fiscalmente esente fino a 5000 franchi per l’imposta federale. Alla fine del 2014 anche tutti i cantoni hanno introdotto queste esenzioni. Alcuni cantoni concedono inoltre l’esenzione per le attività accessorie svolte presso le autorità comunali, scolastiche ed ecclesiastiche. A Zurigo, per esempio, può essere dedotto l’intero compenso fino a 8000 franchi e un pur sempre considerevole 20 percento dagli importi superiori, per un massimo di 12’000 franchi.
Le quote associative ai sindacati non sono deducibili come spese professionali a livello di Confederazione, ma lo sono per la maggior dei cantoni (eccezioni: AI, FR, NE, NW, OW, SZ, UR, VD, ZG).

10. Pianificare le interruzioni dell’attività lucrativa a cavallo tra due anni

Sarebbe opportuno pianificare a cavallo tra due anni un periodo sabbatico, un viaggio intorno al mondo oppure un’altra interruzione prolungata non retribuita dell’attività lavorativa. Per esempio, invece di fare un viaggio per tutto il 2016, dal punto di vista fiscale è più interessante cominciare il viaggio a metà del 2016 e protrarlo fino al primo semestre del 2017. Così la progressione fiscale si riduce per due anni.

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